I permessi 104 possono essere utilizzati in giorni oppure in ore. Ma quante ore possono essere richieste? Esiste un limite minimo?
La normativa prevede tre diverse modalità di fruizione dei permessi 104, e cioè:
- in giorni. Si possono richiedere massimo 3 giorni di permesso al mese, a prescindere dall’orario lavorativo;
- in ore. Si può beneficiare di massimo 18 ore di permesso al mese;
- in due ore giornaliere. Possono usufruire di tale opportunità solo i lavoratori dipendenti affetti da grave disabilità, che richiedono l’agevolazione per se stessi.
In ogni caso, bisogna comunicare al datore di lavoro, con idoneo preavviso, la modalità in cui si intende usufruire dei permessi 104, per consentire la corretta organizzazione delle attività produttive.
Permessi 104: come si frazionano?
Uno dei dubbi più ricorrenti tra i beneficiari dei permessi riguarda la loro modalità di suddivisione in ore.
Il numero delle ore che possono essere richieste dipende dall’orario di lavoro. Se, infatti, quest’ultimo è pari a 36 ore a settimana per 6 giorni, bisogna rispettare la soglia di 18 ore di permesso.
In tutte le altre ipotesi, è possibile scegliere:
- se l’orario di lavoro è fisso, si divide quest’ultimo per il numero di giorni lavorati nella settimana e si moltiplica il risultato per 3;
- se l’orario di lavoro è variabile da una settimana all’altra, si divide l’orario medio settimanale per il numero medio di giorni lavorati e si moltiplica il risultato per 3.
I lavoratori disabili gravi, invece, possono beneficiare di due ore di permesso giornaliero, se l’orario lavorativo è di almeno 6 ore al giorno, oppure di un’ora, se inferiore alle 6 ore giornaliere.
Chiariamo che non si può richiedere un permesso 104 per frazioni di tempo inferiori a un’ora.
Questa facoltà è concessa solo per frazioni successive all’ora. Per esempio, si possono chiedere permessi di un’ora e dieci minuti o un’ora e trenta minuti.
A chiarire tale posizione è stato il parere dell’Aran pubblicato il 16 gennaio 2017 e quelli successivi del 30 settembre 2020 e del 28 marzo 2023.
Obbligo di preavviso per i permessi 104: è legittimo?
La legge non prevede l’obbligo di preavviso per effettuare la richiesta dei permessi 104. È, infatti, l’INPS che richiede all’interessato di avvertire con largo anticipo il datore di lavoro, affinché possa organizzare al meglio l’attività aziendale.
Questo principio è stato ribadito dal Dipartimento della Funzione Pubblica e dalla giurisprudenza, che ha sottolineato come non esiste un’esigenza primaria che debba prevalere, tra quella del lavoratore e del datore, ma che entrambe sono meritevoli di tutela.
Per questo motivo, è da ritenersi legittima l’eventuale pretesa di programmazione dei permessi 104 da parte dei datori di lavoro.