Importante da sapere per le imprese che investono al Sud, è disponibile un nuovo contributo: ecco di cosa parliamo e come farne richiesta.
Per incentivare le imprese a investire nel Sud Italia, zona notoriamente depressa del Paese e oggetto di un rapido spopolamento, sono previste diverse forme di agevolazioni e sostegni economici di vario genere. Qui, in particolare, vi segnaliamo un nuovo contributo destinato a finanziare nuovi investimenti nelle regioni meridionali e dunque a favorirne lo sviluppo economico.
Il contributo viene concesso alle aziende che investono al Sud sotto forma di credito di imposta. Dunque non un finanziamento diretto ma un credito per compensare i debiti fiscali, ottenendo alla fine uno sconto su imposte e tasse da pagare. Comunque un risparmio di denaro.
Scopriamo in dettaglio come funziona questo credito di imposta per le imprese che investono al Sud, chi può ottenerlo e come va richiesto. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
L’incentivo per le imprese che investono al Sud Italia viene concesso sotto forma di credito d’imposta ZES unica per il triennio dal 2024 al 2026. L’acronimo ZES sta per Zona Economica Speciale e si riferisce a una zona speicfica del territorio italiano in cui sono previsti incentivi a favore di imprese, già operanti nel territorio o che vi si insedieranno in futuro, per investimenti e attività di sviluppo.
Il credito di imposta in questione è previsto per l’acquisto di beni strumentali per le attività di impresa e dunque per investimenti. La Zona Economica Speciale in cui sarà applicato il contributo riguarda le Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Il credito di imposta in questione è stato introdotto con il Decreto Sud, poi modificato dalla Legge di Bilancio 2024.
Il credito d’imposta è riconosciuto a imprese che operano in vari settori, con esclusione di quelle attive nell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, nel settore dei trasporti e delle relative infrastrutture, nella produzione, stoccaggio, trasmissione e distribuzione di energia e nelle infrastrutture energetiche; così come sono escluse le imprese che operano nella banda larga e quelle dei settori assicurativo, creditizio e finanziario.
Inoltre, non possono accedere al contributo le imprese in stato di liquidazione o di in scioglimento, comunque le imprese in difficoltà.
Il credito d’imposta ZES unica è concesso per il finanziamento di “un progetto di investimento iniziale” per le imprese incluse nel territorio della Zona Economica Speciale, con l’acquisizione di beni strumentali, come nuovi impianti, macchinari e attrezzature, l’acquisizione, realizzazione o ampliamento di immobili strumentali agli investimenti e anche con l’acquisto di terreni. In ogni caso, il valore degli immobili e dei terreni acquistati non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento.
L’acquisto dei beni strumentali deve essere effettuato tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024. I progetti di investimento finanziabili devono superare i 200.000 euro ciascuno e il credito di imposta è calcolato su una somma fino a un massimo di 100 milioni di euro. Ulteriori modalità di accesso al contributo saranno definite nei decreti attuativi.
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