Per i genitori arriva un bonus da 1000 euro

Tutti i genitori sostengono spese ingenti per i bisogni dei loro figli, per questo ricevere un bonus da 1.000 euro può essere provvidenziale.

Essere genitori può regalare tante soddisfazioni (oltre a tante tensioni), ma non può che comportare la necessità di dover sostenere oneri importanti, almeno fino a che i figli non riusciranno a essere indipendenti. Anzi, quest’obiettivo ora può essere lontano dall’essere raggiunto, specialmente perché ormai tutti i ragazzi decidono di studiare e anche una volta concluso il percorso non riescono subito a trovare un lavoro fisso.

bonus per i genitori
Il governo concede un bonus a sostegno dei genitori – Foto | Lamiapartitaiva.it

Essere preoccupati all’idea di non riuscire a sostenere tutte le loro esigenze può essere più che naturale, specialmente se i ragazzi hanno poca differenza d’età. Anzi, a volte anche mamma e papà possono ritrovarsi a dover affrontare difficoltà di lavoro che inizialmente non erano preventivate ma che possono compromettere i piani che erano stati fatti per loro. È anche per questo che usufruire di un bonus ad hoc può essere salvifico per molti.

Un bonus provvidenziale per i genitori

Non è certamente la prima volta che il governo mette a disposizione bonus per aiutare chi è in difficoltà, ma troppo spesso ad avvantaggiarsene è un numero ristretto di persone. Nella maggior parte dei casi, infatti, si prende in considerazione l’ISEE per valutare chi possa averne diritto, anche se non mancano le eccezioni.

Questo è quanto accadrà per l’incentivo disponibile per i genitori, con la consapevolezza di quante siano le spese che si devono affrontare per i figli e che può arrivare addirittura al valore di 1.049 euro. L’idea alla base di questa inizativa è quella di dare uno sconto sull’Irpef di una somma uguale che, nel caso di lavoratori dipendenti e pensionati, equivale a un rimborso da avere in busta paga o sul cedolino della pensione. La cifra viene calcolata sommando il massimo ottenibile da ognuna delle detrazioni che spettano per i figli.

La prima delle spese che si devono sostenere, come è facile immaginare, è quella relativa all’istruzione, che può essere ingente se i ragazzi decidono di arrivare fino alla laurea. Nel caso dell’asilo nido, è possibile usufruire di una detrazione al 19% su una spesa massima di 632 euro l’anno. In questo caso è possibile arrivare fino a 120,08 euro.

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Sostenere i figli negli studi può essere costoso – Foto | Lamiapartitaiva.it

Proseguendo poi dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori, invece, è prevista una detrazione al 19% su una spesa massima di 800 euro per ogni figlio. L’importo comprende non solo iscrizione e frequenza, ma anche la mensa, viaggi di istruzione, il pre e il post scuola, l’assistenza al pasto e anche l’eventuale costo di corsi pomeridiani organizzati dalla scuola per l’ampliamento dell’offerta formativa. In questo caso si può arrivare a un beneficio massimo pari a 152 euro per ogni figlio.

L’agevolazoine continua poi anche quando i ragazzi andranno all’università, tenendo presente come in questo caso possa essere necessario anche dare un aiuto per l’alloggio per chi decide di studiare fuori sede. Si prevede così una detrazione al 19% per le spese sostenute per l’alloggio fuori sede su una spesa massima di 2.633 euro, che equivale a uno sconto di imposta di 500,27 euro.

Gli aiuti per le passioni extra

Il bonus per i genitori non si vuole però limitare alle spese previste per lo studio, ma punta a non lasciare sole le famiglie nemmeno negli hobby che alcuni ragazzi potrebbero decidere di intraprendere.

Non a caso, è concessa una detrazione del 19% per l’attività sportiva su una spesa massima per ogni figlio di 210 euro, che equivale a un beneficio di 39,9 euro. Stessa detrazione anche per il trasporto pubblico, su una spesa massima di 250 euro e restituisce, quindi, uno sconto dall’Irpef pari a 47,5 euro.

È inoltre concesso di portare in detrazione sempre al 19%, un massimo di 1.000 euro di quanto speso per l’iscrizione annuale a conservatori di musica, istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, scuole di musica accreditate, cori, bande. Si può arrivare in questo caso a un massimo di 190 euro.

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