Pensioni sempre più lontane: aumenta l’età pensionabile, lavoratori in panico

Non ci sono buone notizie per moltissimi lavoratori, le pensioni sono sempre più lontane: ecco perché

Il tema delle pensioni è probabilmente quello più scottante per moltissimi lavoratori che devono fare i conti con un’età avanzata, ma con pochi contributi accumulati nel tempo.

Cattive notizie per i pensionati
Non sarà facile andare in pensione nel 2024 – Lamiapartitaiva.it

Purtroppo la vita di questi lavoratori si fa sempre più difficile, almeno sul fronte delle previsioni sul futuro. Purtroppo infatti gli assegni della pensione appaiono sempre più lontani e uscire dal mondo del lavoro per potersi finalmente riposare sembra una vera missione impossibile. Ecco perché e che cosa sta succedendo.

Pensioni sempre più lontane: aumenta l’età pensionabile

Sono molti i lavoratori che avranno sempre maggiori difficoltà ad andare in pensione. Nonostante la nuova Legge di Bilancio in arrivo, ci potrebbero essere degli inasprimenti per molti lavoratori in base al proprio sistema previdenziale. Sono in molti i lavoratori che probabilmente avranno particolari problemi con il calcolo delle pensioni e non potranno sperare di lasciare il mondo del lavoro prima del previsto.

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Ecco perché le cose cambieranno – Lamiapartitaiva.it

Nel 2025 la situazione delle pensioni potrebbe addirittura peggiorare per molti lavoratori. Coloro che hanno cominciato a versare i contributi prima del 1996 potranno andare in pensione semplicemente a 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi. Coloro che invece hanno iniziato a versare i contributi dopo il 1995 dovranno accumulare una pensione pari a 1,5 volte l’assegno sociale. Nel 2023 questo si traduce in una pensione di un minimo di 754 euro al mese. Questi lavoratori potrebbero comunque avere la possibilità di andare in pensione anticipata grazie alla pensione anticipata contributiva. Questo permetterebbe, come sopra, di lasciare il mondo del lavoro a 64 anni di età e 20 di contributi. Tuttavia la pensione minima deve essere non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale, ovvero un minimo di 1.409 euro al mese.

Per coloro che seguono il calcolo contributivo puro avranno la certezza di andare in pensione a 71 anni. Questo in quanto a quell’età è possibile andare in pensione con soli 5 anni di contributi minimi senza alcun vincolo di importo relativo al rateo della pensione.  Tuttavia, la rivalutazione dei trattamenti Inps per il 2024 verrà applicato anche all’assegno sociale. Dunque i 503,27 euro al mese potrebbero passare a 530 euro, alzando quindi la soglia da rispettare per coloro che vorrebbero andare in pensione. Coloro che percepiscono già la pensione minima, infatti, potranno certamente essere felici di questo aumento, ma non possono esserlo chi deve andare in pensione con il calcolo contributivo.  Per andare in pensione, infatti, servirebbe prendere in considerazione la pensione minima che aumenta a 1.490 euro al mese con 64 anni di età. Chi ha 67 anni necessità di un assegno di 800 euro.

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