Tutti i pensionati non possono che essere interessati a sapere quando saranno pagate le pensioni di maggio, si teme di dover attendere.
Ora che siamo ormai avviati alla fine del mese tutti non possono che essere interessati a sapere quando saranno pagate le pensioni di maggio, soprattutto perchĂ© si teme che il “ponte” possa generare un ritardo. In tanti, soprattutto chi non percepisce un assegno mensile elevato, possono essere giĂ in difficoltĂ , per questo sapere che l’accredito possa essere vicino non puĂ² che generare un sospiro di sollievo.
Come di consueto, l’INPS ha diffuso le informazioni a riguardo, che possono variare a seconda della modalitĂ con cui si sceglie di ricevere l’importo, in modo tale da sapere cosa aspettarsi. In caso di dubbio o se si avesse il desiderio di visualizzare il cedolino, compresi quelli arretrati, è possible accedere alla propria area dedicata sul sito dell’Istituto di Previdenza.
Pensioni di maggio: quando attendere l’accredito
Il dubbio su quando possano essere pagate le pensioni di maggio nasce per un motivo ben preciso, che non è difficile immaginare. Il 1° maggio, infatti, risulta essere festivo visto che si celebra la Festa dei Lavoratori, per questo non puĂ² essere giorno bancabile. Chi ha scelto l’accredito su conto corrente dovrĂ quindi attendere il giorno successivo, il 2.
La situazione, invece, come da tradizione, è differente per chi preferisce ritirarla personalmente presso l’ufficio postale piĂ¹ vicino, In questo caso sarĂ necessario attendere, visto che è previsto un calendario che varia a seconda dell’iniziale del proprio cognome, ovvero:
- giovedì 2 maggio 2024: lettere dalla A alla B;
- venerdì 3 maggio 2024: lettere dalla C alla D;
- sabato (solo mattina) 4 maggio 2024: lettere dalla E alla K;
- lunedì 6 maggio 2024: lettere dalla L alla O;
- martedì 7 maggio 2024: lettere dalla P alla R;
- mercoledì 8 maggio 2024: lettere dalla S alla Z.
I correntisti di BancoPosta, invece, potranno usufruire di un accredito anticipato (previsto tra il 30 aprile e il 1° maggio 2024), come già accaduto nel mese di aprile, in quel caso a causa della festività di Pasqua e Pasquetta, che erano il 31 marzo e il 1° aprile.
Non è escluso perĂ² possa esserci un conguaglio, che puĂ² incidere in negativo sull’importo percepito. L’INPS ha infatti effettuato il ricalcolo delle ritenute fiscali (Irpef e addizionali regionali e comunali) che erano state applicate nel corso dell’anno sulle pensioni, per questo è stato deciso di farlo a fine 2023. L’ente ne approfitta così per recuperare alcuni crediti attraverso una serie di rate, fino ad arrivare all’estinzione di quanto dovuto. Chi ha un reddito complessivo fino a 18.000 euro e un conguaglio a debito superiore a 100 euro, dovrĂ aspettarsi delle trattenute fino a novembre 2024.
Sono previste inoltre sulle pensioni di maggio le trattenute anche le addizionali regionali e comunali relative al 2023. Anche in questo caso si procede con 11 rate, fino a novembre 2024. Tutto sarĂ poi riportato nella Certificazione Unica 2024.