Si lavora per arrivare a un aumento di 100 euro sulle pensioni, ecco quando potrebbe succedere e chi saranno i beneficiari.
Troppo spesso si sentono persone lamentarsi di quanto le pensioni siano troppo basse, soprattutto se proporzionate al costo della vita attuale, che impedisce a molti di arrivare con serenità alla fine del mese. Questo non può che generare amarezza, si è infatti consapevoli di avere lavorato per tantissimi anni, ma di non essere stati ricompensati come si pensava. Non si può quindi che essere costretti a fare ancora sacrifici, in una fase dell’esistenza in cui si meriterebbe di potersi togliere qualche sfizio.
Le speranze di veder aumentato il proprio assegno mensile finiscono così per scontrarsi con la realtà, al punto tale che c’è chi si chiede se chi ci governa si renda davvero conto della situazione. La situazione invece questa volta potrebbe essere davvero vicino a una svolta, si parla finalmente di un incremento che potrebbe fare la differenza per alcuni.
L’idea che le pensioni possano aumentare non può che rappresentare una boccata d’ossigeno per molti, specialmente per chi è in difficoltà. Chi sperava che questo potesse accadere già a maggio deve mettersi il cuore in pace, ma non si tratta di qualcosa che non è destinato a verificarsi.
Le prossime novità sono previste per luglio, quando alcuni percepiranno la quattordicesima, e agosto (con l’eventuale rimborso del credito Irpef risultato dalla dichiarazione dei redditi). Quelli però non possono essere considerati come dei veri e propri ritocchi verso l’alto, visto che la quattordicesima è già prevista per alcuni contribuenti, mentre il rimborso per la dichiarazione dei redditi dipende da caso a caso, anche per quanto riguarda l’entità della cifra che si andrà a percepire.
Difficile quindi che una modifica allo status quo possa esserci prima del 2025. Da quanto trapela, infatti, il governo sarebbe già al lavoro per valutare le risorse disponibili per arrivare a semplificare scaglioni e aliquote Irpef. Non tutto però potrebbe andare come vorrebbero molti cittadini: salvo imprevisti, infatti, la riforma dovrebbe riguardare i redditi più alti, che non avevano avuto alcuna agevolazione quando era stata approvata la precedente riforma. Se le indiscrezioni dovessero essere confermate, potrebbe esserci un aumento di 100 euro al mese per le pensioni, ma non per chi percepisce quella minima.
Già da ora, è bene precisarlo, si può notare un miglioramento per alcune fasce di reddito, reso possibile per chi ha un reddito tra 15 e 28 mila euro, per cui l’aliquota è passata da 25 a 23%. Si sta così lavorando per estendere lo scaglione che va da 28 mila a 50 mila euro fino a 55 mila euro, così da garantire un incremento fino a 660 euro l’anno per chi ha pensioni comprese tra i 50 mila e i 55 mila euro lordi l’anno.
Da questa agevolazione sono escluse non solo le persone che prendono meno di 28 mila euro l’anno, ma addirittura chi ha un guadagno inferiore ai 15 mila euro, che non avrebbe potuto che ritenere provvidenziale una modifica. Sarà per la prossima volta? Presto dirlo, almeno per ora.
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