Se in Italia fai fatica a vivere con la tua pensione, in un paese poco lontano potresti vivere come un re. Scopriamo dove si trova.
L’Italia è un paese fantastico sotto tanti aspetti ma, per chi deve vivere con una pensione media, non è il posto migliore. Tasse troppo alte e canoni d’affitto alle stelle. Vediamo qual è il miglior paese in cui trasferirsi dopo la pensione.
Pensioni troppo basse se confrontate con il costo della vita. Questa è la situazione in cui versa l’Italia ormai da qualche anno. Le pensioni italiane sono tra le più basse in Europa e gran parte degli anziani devono addirittura sopravvivere con il trattamento minimo dell’Inps che, nel 2024, corrisponde a poco più di 600 euro al mese. In compenso le tasse sono sproporzionate visto che le pensioni vengono tassate con le stesse aliquote Irpef degli stipendi.
A ciò si aggiunge il costo della vita che, da un paio di anni a questa parte, ha raggiunto livelli insostenibili. Nell’ultimo anno i prezzi sono aumentati di circa il 5,4%. I rialzi non hanno risparmiato nessun settore: bollette di luce e gas, rate dei mutui, canoni degli affitti, farmaci, visite mediche e persino generi alimentari. Vivere in Italia con una pensione media è sempre più difficile.
Per questo motivo un numero crescente di persone, dopo la pensione, fanno i bagagli e prendono un volo di sola andata per l’estero. Se fino allo scorso anno la “Mecca” dei pensionati italiani era il Portogallo, da quest’anno le cose sono cambiate e il paese più conveniente è diventato un altro.
Addio Italia, non sei più un paese a misura di pensionati. Sempre più persone, ogni anno, lasciano il bel paese per trasferirsi all’estero. Attualmente c’è un paese che è particolarmente vantaggioso e conveniente per i pensionati. Non è il Portogallo e nemmeno l’Albania.
Fino all’anno scorso la meta privilegiata dei pensionati italiani era il Portogallo: mare, clima mite, buon cibo e popolazione allegra e ospitale oltre ad una tassazione molto bassa. Fino al 2023, infatti, i pensionati che prendevano residenza in Portogallo pagavano un’aliquota del 10%: nulla se confrontato con le aliquote Irpef italiane.
Da quest’anno, però, il premier portoghese ha deciso di cambiare registro e chi si trasferisce dovrà pagare il 28% di tasse, esattamente come i portoghesi. Va da sé che il Portogallo ha perso il suo appeal. Ma è stato ben presto rimpiazzato da un altro Paese dove, addirittura, sulle pensioni non si pagano tasse poiché non vengono considerate fonte di reddito. Si tratta della Slovacchia.
La nuova meta prescelta da tanti italiani dopo la pensione è la Slovacchia. Niente tasse sulle pensioni, affitti delle case bassi e costo della vita in generale molto inferiore rispetto all’Italia. Inoltre, essendo uno Stato membro dell’unione europea, non serve nemmeno il passaporto e ci sono tanti voli che collegano la Slovacchia all’Italia. L’unico “neo” è dato dal fatto che è obbligatorio avere un’assicurazione sanitaria.
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