Quando vi è la possibilità di richiedere e ricevere la pensione provvisoria? Vediamo anzitutto di cosa si tratta e quali sono i requisiti.
Non sempre è facile raggiungere i requisiti previsti e richiesti per poter ottenere la pensione ‘piena’ ma in Italia esistono tutta una serie di alternative che consentono di ricevere un trattamento anticipato, chiaramente ridotto negli importi. Vi sono poi misure legate invece all’invalidità ed altre che invece possono essere considerate come trattamenti di accompagnamento alla pensione vera e propria, tali da ‘traghettare’ il lavoratore verso i requisiti per poterla ricevere.
In tale contesto è bene conoscere ed analizzare le cosiddette pensioni provvisorie, per capire non solo cosa siano ma anche chi abbia la possibilità di richiederle e riceverle.
Con pensione provvisoria si fa riferimento ad un particolare tipo di trattamento erogato dall’Inps ad un contribuente prima che i calcoli per ottenere la prestazione vera e propria vengano effettuati. Può dunque essere erogata in anticipo, nel rispetto dei relativi requisiti con versamento da parte dell’Istituto con tempi largamente anticipati rispetto a quelli che sono invece i requisiti, in termini di età anagrafica e contributi versati, per ottenere la liquidazione piena e a vita. Tra le misure provvisorie nel troviamo una, in particolare, che in tanti hanno già ottenuto: si tratta dell’Ape sociale, una pensione temporanea e dunque a scadenza, che viene erogata all’età di 63 anni e 5 mesi. Quando verrà ad interrompersi? Nel momento in cui il contribuente maturerà i requisiti per ottenere la pensione di vecchiaia ordinaria ovvero a 67 anni.
Altra misura non definitiva è la pensione sociale: infatti essa si basa sulla conferma annuale del diritto a riceverla sulla dei redditi che il pensionato autocertifica mediante modello RED. Superare i limiti potrebbe dunque portare alla perdita della pensione sociale e la medesima cosa accade anche per le pensioni di invalidità; al superamento dei limiti previsti l’erogazione viene sospesa. Vi sono poi casistiche particolari come per esempio l’erogazione di una pensione di vecchiaia anticipata per invalidi. L’Inps la può prevedere sulla base della gravità delle condizioni del disabile e la sua liquidazione può avvenire nell’arco di poche settimane dalla data della richiesta. Successivamente, pertanto dopo le prime erogazioni effettuate in maniera ‘velocizzata’, essa verrà ricalcolata andando a verificare la contribuzione versata.
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