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Pensione italiana all’estero, alcuni Paesi ti pagano il doppio: ma com’è possibile?

Vuoi goderti una pensione molto più alta di quella che prendi in Italia? Allora devi trasferirti in certi Paesi. Scopriamo quali.

L’Italia è senza dubbio un Paese bellissimo ma il costo della vita non è più alla portata di tutti. Se la tua pensione non ti basta più, sappi che in alcuni Paesi potresti fruire di un assegno molto più alto.

Pensioni più alte in altri Paesi
In altri Paesi puoi ricevere una pensione molto più alta/ Lamiapartitaiva.it

Un tempo si diceva che l’Italia non è un paese per giovani: poche opportunità di lavoro e di fare carriera, contratti precari e stipendi troppo bassi. Oggi, tuttavia, l’Italia non è più nemmeno un paese per pensionati: le pensioni sono decisamente troppo basse se confrontate con il costo della vita. E la tassazione è troppo alta in proporzione.

Va da sé che molti anziani, pur avendo sgobbato per una vita, anche dopo la pensione si vedono costretti a tornare a lavorare per arrotondare un po’ il loro assegno mensile e poter così arrivare alla fine del mese. Ma in altri Paesi la situazione è completamente diversa. In alcuni Paesi un pensionato può ricevere una pensione molto più alta di quella che riceve in Italia.

Pensione: in questi Paesi è molto più alta

Se sei stanco di arrivare alla fine di ogni mese con l’acqua alla gola dopo aver lavorato una vita intera, allora dovresti valutare l’opportunità di lasciare l’Italia e cambiare Paesi. In alcuni Paesi non solo il costo della vita è molto più basso, ma le pensioni sono molto più alte.

I migliori paesi per i pensionati
Se vuoi una pensione più alta devi trasferirti in questi Paesi/ Lamiapartitaiva.it

Cambiare non è mai facile ma a volte è necessario per garantire a se stessi e alla propria famiglia un futuro più tranquillo e più agiato. Avere una pensione più alta significa non solo vivere più sereni ma poter anche sostenere economicamente i propri figli e i propri nipoti in caso di necessità. Ad oggi in Italia i redditi da pensione sono tassati alla stregua dei redditi da lavoro dipendente anche se la pensione- soprattutto con l’avvento del sistema di calcolo contributivo- è più bassa dello stipendio che una persona percepiva.

Dunque le pensioni tra i 15.000 e i 28.000 euro l’anno pagano un’aliquota del 23%; le pensioni comprese tra 28.001 e 50.000 euro un’aliquota del 35% e le pensioni sopra i 50.000% pagano un’aliquota del 43%. Questo significa che se una pensionato ha una pensione lorda annua di 100.000 euro, di fatto gliene restano in tasca 57.000 perché 43.000 li paga di Irpef. In altri Paesi, invece, le pensioni non sono considerate fonte di reddito e, di conseguenza, non sono soggette a tassazione.

In Albania e in Romania, ad esempio, non si pagano tasse sulla pensione. Se un pensionato si trasferisce a vivere in questi Paesi e trasferisce qui la sua residenza, riceverà la sua pensione italiana lorda e, non dovendoci più pagare sopra le tasse, potrà averla tutta per lui. Pertanto, tornando all’esempio di sopra, se un pensionato ha una pensione lorda annua di 100.000 euro, in Albania e in Romania tale cifra resta tutta a lui.

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