La pensione da 1.400 euro al mese potrebbe diventare realtà nel 2024. Sono diversi i cittadini che prenderanno più soldi nell’anno nuovo.
Nella legge di bilancio una delle norme più attese è sicuramente quella riguardante l’aumento delle pensioni. Dal prossimo anno alcuni dei pensionati italiani avranno un incremento nell’accredito che potrebbe arrivare fino a 1.400 euro mensili. Chi riceverà l’aumento e cosa succederà dal prossimo anno.
Ormai è ufficiale, il 2024 porterà con sé un aumento delle pensioni. Infatti il Governo ha già comunicato che le pensioni inferiori a quattro volte il trattamento minimo godranno di una rivalutazione al 100%, con l’applicazione della perequazione automatica piena già a partire da gennaio 2024. Ad oggi la pensione minima ammonta a 567,94 euro, mentre tutte le pensioni inferiori a 2.271,76 euro (quattro volte il trattamento minimo) saranno soggette a questa perequazione automatica completa.
La domanda essenziale per tutta la platea pensionistica quindi è a quanto ammonta esattamente questa perequazione piena. Inoltre bisognerà capire anche quale sarà l’aumento previsto per gennaio 2024 per chi percepisce un importo netto di 1.400 euro al mese. Per determinare l’importo netto sarà necessario conoscere l’entità dell’aliquota di indicizzazione delle pensioni, un valore fissato tramite decreto dal Ministero dell’Economia. Infatti questa incide sugli aumenti del sussidio per i pensionati.
L’applicazione dell’aliquota di indicizzazione delle pensioni permetterà di calcolare l’aumento spettante al pensionato. Successivamente sarà necessario sottrarre le imposte IRPEF applicate, tenendo conto dei nuovi scaglioni fiscali. Il cedolino mensile fornito dall’INPS contiene tutte le cifre necessarie per effettuare questo calcolo, partendo dall’importo lordo della pensione.
Coloro che percepiscono un importo inferiore a 2.271,76 euro riceveranno una rivalutazione completa del 100%. Per importi superiori a questa soglia è prevista una riduzione progressiva in base a quanto stabilito dalla legge di bilancio 2023. Recenti modifiche alle fasce di rivalutazione hanno introdotto variazioni significative. Per trattamenti fino a 5 volte il trattamento minimo INPS è prevista una rivalutazione all’85%, ridotta al 53% per trattamenti superiori a 5 volte il minimo e inferiori a 6 volte il trattamento INPS.
Coloro che percepiscono un importo superiore a sei volte il minimo e inferiore a 8 volte il trattamento minimo vedranno un’indicizzazione al 47%. Infine per i trattamenti superiori ad otto volte il minimo e inferiori a 10 volte il minimo l‘indicizzazione sarà del 37%, ridotta al 32% per i trattamenti superiori a 10 volte il minimo.
Quindi l’aumento per chi percepisce 1.400 euro netti al mese dipenderà dall’aliquota di indicizzazione e dagli scaglioni fiscali, aspettando l’applicazione delle regole previste dalla legge di bilancio 2023. Il Governo sta cercando di procedere nel massimo della trasparenza, per far capire alla platea pensionata come cambierà l’importo della pensione a partire dal prossimo anno.
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