Sono in arrivo nuovi cambiamenti che potrebbero interessarti. Ecco le novità e le nuove scadenze per le Partite Iva.
Il mondo dei liberi professionisti è tutt’altro che semplice da comprendere. Si deve avere a che fare con numerosi cavilli burocratici, terminologie spesso poco comprensibili e altre difficoltà sistematiche.
Inoltre, anche il pagamento delle tasse – già per nulla piacevole di per sé – risulta essere tutt’altro che facile. Ma potrebbero esserci dei cambiamenti imminenti proprio su questo importante fronte. Ecco, quindi quali sono le novità in arrivo per le Partite Iva e a quali scadenze bisognerà fare attenzione.
Le nuove scadenze delle Partite Iva
A partire da quest’anno sono attese delle grandi novità per le Partite Iva a seguito del decreto dell’8 gennaio. Ci saranno infatti numerosi cambiamenti riguardo la semplificazione degli adempimenti tributari relativi ai lavoratori autonomi. Questi hanno infatti la possibilità -attualmente – di poter dilazionare il pagamento del saldo e del primo acconto in sette mesi.
Ma per il 2024 è stata prevista in via sperimentale una misura che prevede lo slittamento della possibilità di dilazionare anche il secondo acconto in cinque mesi. Il Governo intende però rendere questa dilazione strutturale già a partire dal secondo acconto. In questo modo i lavoratori autonomi potranno spalmare il pagamento delle tasse su dodici mesi.
Si tratterebbe di una modifica importante dal punto di vista fiscale per le Partite Iva, in quanto potrebbe renderlo più semplice per molti contribuenti, i quali non hanno mai avuto la possibilità di effettuare dei pagamenti in maniera regolare.
Una novità importante che potrebbe quindi cambiare l’approccio dei liberi professionisti al pagamento delle imposte. Inoltre, una nuova strada percorribile sembra essere quella relativa alla possibilità di dilazione anche dei contributi previdenziali del secondo acconto. Questi devono infatti essere versati nel mese di novembre in un’unica soluzione.
La possibilità di dilazionare i versamenti, con lo slittamento del secondo acconto da novembre a gennaio 2024 ha interessato più di 3 milioni e mezzo di lavoratori autonomi. Nel caso in cui questa misura dovesse essere resa strutturale, potrebbe invece includere circa 5 milioni di professionisti.
In quel caso questi contribuenti non dovranno più versare un anticipo sulle tasse da pagare, ma potranno pagare le imposte ad anno concluso, facendo riferimento al proprio reddito effettivo. Si tratta di un cambiamento che potrebbe rivoluzionare non poco il mondo delle Partite Iva e che sarebbe applicabile a costo zero.