Se hai aperto la partita IVA ma ora non ti serve più o non te la puoi più permettere, ecco cosa devi fare per chiuderla definitivamente.
Chi desidera praticare la libera professione deve necessariamente aprire la partita iva. In questo modo, il professionista può lavorare con i propri ritmi e secondo le proprie idee senza dover sottostare agli ordini, al giudizio o ai tempi di nessun altro: per quanto questo sia soddisfacente, però, la partita IVA porta con sé pregi e difetti che, in alcuni casi, possono causare la necessità di chiuderla per sempre. Ecco in questo caso cosa si deve fare.
Chi chiude la partita IVA spesso lo fa per due tipi di ragioni, motivazionali e finanziarie. Le prime sono quelli relative al fatto che, quando si è liberi professionisti, il lavoro lo si deve cercare autonomamente e non c’è nessuno che lo fornisce, come invece succede in un’azienda nella quale si è assunti come dipendenti. La seconda, invece, è relativo alle tasse da pagare che, se si hanno poche entrate economiche, possono diventare parecchio pesanti. Ecco quindi come si chiude una partita IVA, quali sono i tempi e i costi.
Chiudere una partita IVA: tempistiche e costi
Per chiudere la partita IVA è necessario presentare all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/12, chiamato “variazione dei dati o cessione attività ai fini Iva” delle persone fisiche. Va presentato entro 30 giorni dalla cessazione dell’attività e dev’essere inviato o personalmente, presso uno degli uffici sul territorio o telematicamente, attraverso la procedura messa a disposizione dal sito dell’Agenzia. In questo caso, però, la procedura dev’essere eseguita dal commercialista.
Per dichiarare che si intende cessare l’attività bisogna barrare la casella 3 del quadro A, quindi inserire il numero di partita Iva e la data di conclusione. Va poi inserito anche il codice ATECO, quello che identificava l’attività che si svolgeva. Per quanto riguarda i costi di chiusura della partita IVA, in generale questo procedimento non ha alcun costo ma, nel caso in cui ci si avvalga di un consulente per la presentazione della domanda, allora si avrà da pagare la sua parcella.
Per quanto riguarda il momento più giusto per chiudere la partita iva, è meglio farlo quando sono state incassate tutte le prestazioni relative all’attività di lavoro, così che si possa effettuare la fatturazione.