Lavoro

Partita IVA, come aprirla online: procedure e costi

Published by
Dalma Bonaiti

Ecco come aprire la Partita IVA online, le procedure e i costi dettagliati ed aggiornati per la creazione di una Partita IVA in modo facile e conveniente.  

La prima questione a cui dovresti rispondere è: “Ho bisogno di aprire una partita IVA?”. Spesso si discute sulla convenienza di aprire una partita IVA, ma la realtà è la legge che non lascia scelta ai professionisti. Se l’attività viene svolta abitualmente, l’apertura della partita IVA è obbligatoria. In caso contrario, si tratterebbe di un’attività occasionale, detta anche “ritenuta d’acconto”.

È comune credere che convenga aprire una partita IVA all’inizio dell’anno e, pertanto, se ci si trova in una fase avanzata dell’anno, sarebbe meglio aspettare gennaio dell’anno successivo.

Tuttavia, questa affermazione non ha alcun fondamento, a meno che tu non ti trovi agli ultimi mesi dell’anno solare (a partire da ottobre, diciamo). Infatti, potrebbero esserci costi come l’iscrizione al registro delle imprese o, in alcuni casi, gli onorari del commercialista che non sono proporzionali al numero di mesi di attività che intendi svolgere. Darebbe quindi luogo a una spesa eccessiva sostenere tali costi solo per pochi mesi.

Inoltre, se aderisci al regime forfettario che ti offre l’aliquota fiscale agevolata al 5% nei primi 5 anni, aprendo la partita IVA verso la fine dell’anno “bruci” il primo anno con poche settimane di attività. È però importante ricordare che non è detto che resterai nel regime forfettario per tutti e 5 gli anni: potresti infatti non soddisfare più i requisiti prima del tempo o la normativa potrebbe cambiare.

Quindi, se hai già concreti contatti con futuri clienti e sei pronto a iniziare, non è affatto certo che valga la pena aspettare. Per prendere una decisione, è necessario confrontare il costo di aprire la partita IVA immediatamente con i guadagni a cui rinunceresti aspettando gennaio dell’anno successivo.

Partita IVA in un clic: tutto ciò che devi sapere sulle procedure

Ci sono due modelli che devi presentare all’Agenzia delle Entrate: modello AA9, oppure il modello AA7, nel caso tu voglia costituire una società o un’associazione tra professionisti.

La presentazione del modello è totalmente gratuita e puoi inviarlo comodamente online o recarti direttamente in ufficio, a seconda delle tue preferenze. Ricorda però di non tardare, devi presentare la documentazione entro 30 giorni dall’inizio dell’attività per evitare spiacevoli sorprese.

Se hai deciso di dare vita a un’impresa, ti consiglio di spedire il modello dal portale Comunica, nell’istante stesso in cui compili la pratica di iscrizione al Registro delle Imprese. In alternativa, se vuoi dare uno sprint alla tua partita IVA, hai altre due opzioni altrettanto interessanti:

  • puoi recarti personalmente in un ufficio dell’Agenzia delle Entrate con il modello cartaceo, in doppia copia.
  • puoi inviare tutto telematicamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate, a patto di possedere le credenziali per accedere.

Compilazione del modello AA9 e scelta del nome

Prima di tutto, segui attentamente le istruzioni dettagliate che troverai affiancate al modello stesso.

La data della partita IVA è un passaggio di estrema rilevanza. Potrai aprire la partita iva entro 30 giorni dall’inizio della tua attività, ma prima di avere il numero di partita IVA, ti sarà impossibile emettere o ricevere fatture.
Quando decidi di avviare la tua attività individuale, hai la possibilità di conferirle un nome, da affiancare al tuo nome e cognome. Se ti chiami Arianna Bellini e decidi di aprire un’attività di panini, potresti iscrivere la tua impresa come “Panini Buonissimi di Arianna Bellini”, oppure semplicemente mantieni l’eleganza del tuo nome: “Arianna Bellini”.

Indipendentemente dalla scelta, il nome che imprimi deve rispecchiare fedelmente l’identità dell’azienda che registrerai presso il Registro delle Imprese (sii consapevole del fatto che “ditta” non è un sinonimo di azienda o impresa, ma piuttosto il nome che l’imprenditore sceglie per la propria eccellenza).

Indirizzo dell’impresa

Se non possiedi uno spazio appositamente dedicato alla tua attività, puoi utilizzare il tuo indirizzo di residenza o domicilio come sede. Tuttavia, per alcune attività potrebbe essere necessario soddisfare dei requisiti specifici. Assicurati quindi di essere in regola verificando con il tuo comune di riferimento.

Inoltre, se ti trovi in affitto, è fondamentale ottenere l’approvazione del proprietario per avviare un’attività economica nella sua proprietà. Anche se sembra una formalità, potresti riscontrare problemi nel caso in cui il proprietario ne venisse a conoscenza in autonomia.

Infine, un’ultima avvertenza di estrema importanza: il tuo indirizzo, scelto come sede del tuo business, deve essere facilmente raggiungibile, ovvero è essenziale che il tuo nome (e, eventualmente, il nome di fantasia scelto) appaia chiaramente sia sul citofono che sulla cassetta delle lettere.

Codici ATECO

I codici ATECO rappresentano un sistema di cifratura che abbraccia tutte le attività economiche, imprenditoriali e professionali. Non si tratta di semplici numeri, ma di strumenti potenti per delineare le sfide e i bisogni di ogni settore.

Le prime due cifre, conferiscono un’identità al settore di appartenenza. Se ad esempio le cifre iniziali sono 47 si tratta di commercio al dettaglio. Le due cifre che seguono sono più specifiche. Ad esempio le cifre 79 dopo il 47, indicano il commercio al dettaglio di articoli di seconda mano. Un luogo misterioso e inebriante, ricco di tesori dimenticati pronti a essere riscoperti.

Le ultime due cifre svelano la qualità unica di quella attività. Ad esempio 20, dopo le cifre 47 e 79 indica il commercio al dettaglio di mobili usati e antiquariato.

Foto | freedomz @Canva – lamiapartitaiva.it

Regime forfettario

Prima di selezionare questa opzione è meglio leggere con attenzione i requisiti necessari. Raccogli informazioni e valuta attentamente se questo regime è in armonia con i tuoi obiettivi, offrendoti vantaggi rispetto al regime ordinario.

Commercio elettronico

Se hai intenzione di intraprendere un’attività nel mondo del commercio elettronico, sia nel tuo sito web personale sia attraverso piattaforme come eBay, Amazon o Etsy, devi assicurarti di fornire le informazioni necessarie nel modello AA9 per l’apertura della partita IVA:

– Indirizzo del tuo sito web
– Specifica se si tratta di un sito di tua proprietà o di una piattaforma ospitante
– Nel campo “internet service provider” indica il nome del tuo provider o della piattaforma che ti ospita

Registrati presso il VIES

Il VIES (VAT Information Exchange System) è l’archivio delle partite IVA comunitarie che permette di effettuare acquisti e vendite tra paesi dell’Unione Europea.

Per iscrivere la tua partita IVA in questo elenco, devi compilare due campi specifici indicando l’importo previsto per i tuoi affari con altri soggetti europei.

Aprire un’impresa: tutte le iscrizioni

La prima cosa da fare è aprire la partita IVA e iscriverti nel Registro delle Imprese. Per procedere, è necessario presentare una pratica tramite il portale Comunica. Tieni presente che per inviare le pratiche avrai bisogno di un dispositivo di firma digitale, come una chiavetta USB o una smartcard. Non preoccuparti, l’iscrizione nel Registro Imprese è gratuita, ma dovrai affrontare i costi dei diritti e dei bolli, che variano in base alla forma giuridica e all’eventuale iscrizione come impresa artigiana.

Potrebbe anche essere richiesta l’iscrizione all’INAIL e potresti dover svolgere ulteriori pratiche presso il tuo comune. L’ufficio comunale che si occupa delle attività economiche è lo sportello SUAP. Tieni presente che, a differenza dell’apertura della partita IVA e dell’iscrizione al Registro delle Imprese, le pratiche comunali vanno di solito svolte prima di avviare effettivamente l’attività.

Non dimenticare di considerare anche l’iscrizione a un ente di previdenza. Quando apri la partita IVA, generalmente dovrai iscriverti a un ente di previdenza a cui verserai i contributi. Se fai parte di un ordine professionale, avrai probabilmente una cassa di previdenza privata, come ad esempio la Cassa Forense per gli avvocati, l’INPGI per i giornalisti o l’ENPAM per i medici.

In tutti gli altri casi, dovrai invece iscriverti alla gestione INPS corretta in base alla tua attività. Se sei un libero professionista, dovrai iscriverti alla gestione separata dell’INPS. Se, invece, hai un’impresa, dovrai iscriverti alla gestione artigiani o alla gestione commercianti, a seconda del tipo di attività che svolgi. L’iscrizione alla gestione separata può essere effettuata direttamente dal sito dell’INPS entro 30 giorni dall’inizio dell’attività. Se invece avvii un’attività d’impresa, l’iscrizione alla tua gestione INPS avverrà tramite la pratica Comunica.

Partita IVA online: tutti i dettagli che devi conoscere sui costi

Ora che abbiamo capito come aprire una partita iva vediamo quanto dovrai pagare in tasse e contributi. Innanzitutto devi trovare il regime fiscale più adatto alle tue esigenze e determinare a quale gestione INPS o cassa di previdenza dovrai iscriverti. Sappi che i costi possono variare notevolmente, a seconda del regime fiscale scelto e della gestione previdenziale appropriata per la tua attività.

Per quanto riguarda il regime fiscale, la prima cosa da verificare è se soddisfi i requisiti per aderire al regime forfettario e, nel caso affermativo, se questa opzione sia effettivamente conveniente per la tua situazione.Se non soddisfi i requisiti o se il regime forfettario non è conveniente, dovrai aprire una partita IVA in base alla contabilità semplificata o, nel caso la tua attività sia più grande e strutturata, optare per la contabilità ordinaria.

Un altro punto da considerare è a quale gestione INPS dovrai iscriverti, a seconda del tipo di attività che desideri svolgere, che sia la gestione separata, quella per artigiani o commercianti.

Costi di Avvio

Ora che hai preso in considerazione i costi e le tasse, devi solo determinare cosa devi fare esattamente per avviare la tua attività e quanto ciò ti costerà in apertura della partita IVA. Tuttavia, tieni presente che il costo non è uguale per tutti, poiché a seconda del tipo di attività e della sua ubicazione, sarà necessario presentare pratiche diverse sostenendo costi variabili.

Apertura della Partita IVA

L’apertura della partita IVA in senso stretto è gratuita in quanto puoi presentare autonomamente il modulo AA9/12 all’Agenzia delle Entrate, che provvederà a rilasciarti il numero di partita IVA.

Tuttavia, se decidi di avvalerti di un commercialista per preparare e presentare il modulo, naturalmente dovrai sostenere il pagamento dei suoi onorari.

Registro delle Imprese

Se stai avviando un’attività d’impresa, dovrai iscriverti al Registro delle Imprese, il quale è gestito dalla Camera di Commercio della tua provincia. Per fare ciò, dovrai utilizzare un portale telematico chiamato Comunica, al costo approssimativo di 90€.

Inoltre, per effettuare l’iscrizione autonomamente presso la Camera di Commercio, dovrai disporre dei seguenti requisiti:

– Dispositivo di firma digitale, ovvero una chiavetta USB che puoi acquistare anche attraverso la Camera di Commercio.
– Indirizzo PEC attivo.

Gestione INPS

L’iscrizione alla giusta gestione INPS, in base alla tua attività, è un’operazione gratuita che puoi effettuare:

– Per la gestione separata, dal sito web dell’INPS tramite l’utilizzo di SPID o (per il momento) con il PIN dispositivo.
– Per la gestione artigiani e commercianti, contemporaneamente all’iscrizione al Registro delle Imprese.

Pratica SCIA

Per alcune tipologie di attività è necessario inviare una pratica denominata SCIA al tuo Comune. Questa pratica è obbligatoria, ad esempio, per aprire negozi, bar e ristoranti, attività di e-commerce e artigianato.

Il costo e le modalità di invio della pratica dipendono dal Comune di riferimento. Puoi ottenere ulteriori informazioni su come procedere contattando direttamente il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) del tuo Comune o tramite il portale impresainungiorno.

Altre Pratiche Specifiche per la Tua Attività

Alcune attività richiedono anche l’adempimento di pratiche specifiche, ad esempio:

– Nel caso la tua attività riguardi il settore alimentare, dovrai inviare una comunicazione alla tua ATS competente, versando i diritti stabiliti dall’ATS stessa.
– Se desideri vendere alcolici, dovrai richiedere una licenza all’Agenzia delle Dogane e acquistare delle marche da bollo.
– Se apri un’agenzia o uno studio fotografico, dovrai effettuare delle pratiche presso la tua Questura.

Puoi verificare tutti gli adempimenti necessari consultando il sito ateco.infocamere.it, inserendo il codice ATECO della tua attività. Se invece desideri individuare il codice ATECO più appropriato, ti consiglio di utilizzare il sito dell’ISTAT.

Dalma Bonaiti

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