Chi lavora con la Partita Iva a regime forfettario deve aspettarsi un’importante novità nel 2024. Ecco cosa c’è da sapere.
Il regime forfettario di Partita Iva è un regime agevolato che consente di beneficiare di un’aliquota pari al 15% (e al 5% per i primi 5 anni di attività). Per il 2024 le soglie di accesso e i limiti di permanenza in questo regime sono sempre gli stessi dello scorso anno.
Ma per il nuovo anno c’è un’importante novità per chi ha la Partita Iva a regime forfettario. Ecco di cosa si tratta.
Sono diversi gli aspetti che rimangono uguali anche per il 2024 per chi ha la Partita Iva a regime forfettario: 85.000 euro è il limite dei ricavi e dei compensi e 100.000 euro è la soglie oltre la quale si è fuori da questo regime agevolato. Scopriamo quindi tutto ciò che riguarderà il 2024.
Le novità per chi ha la Partita Iva a regime forfettario nel 2024
La tassazione rimane sempre del 15% e del 5% per i primi cinque anni delle nuove attività. Chi possiede la Partita Iva a regime forfettario potrà poi godere della riduzione dei contributi INPS (del 35%) che si deve applicare comunicandolo all’INPS entro il 29 febbraio. Inoltre, come è stato anche negli scorsi anni, i forfettari non addebitano l’Iva in fattura e la ritenuta d’acconto ai clienti e non liquidano l’imposta.
Quindi non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione Iva e alla registrazione dei corrispettivi. Dunque per tutti questi aspetti non cambia nulla per chi ha la Partita iva a regime forfettario, ma c’è un’importante novità da conoscere: già dal 1° luglio 2022 è stato esteso l’obbligo di fatturazione elettronica ai titolari di Partita Iva con compensi superiori a 25.000 euro nel corso nel 2021.
Ne sono obbligati anche i titolari di Partita Iva in regime di vantaggio, in regime forfettario e le associazioni sportive dilettantistiche in caso di proventi non superiori a 65.000 euro. Tuttavia, dal 1° gennaio 2024 nessuno più sarà esonerato dall’obbligo di fatturazione elettronica, anche se i ricavi e i compensi saranno inferiori ai 25.000 euro. Quindi l’obbligo di fatturazione elettronica viene esteso a tutti.
Coloro che non hanno mai utilizzato questo genere di fatturazione, potrebbero trovarsi in difficoltà, per questo possono utilizzare il software gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate “Fatture e Corrispettivi”, accedendo sul portale dell’Agenzia delle Entrate autenticandosi con SPID, CIE o CNS. In alternativa l’Agenzia delle Entrate fornisce anche un software scaricabile per PC e un’applicazione chiamata “Fatturare“.
Oltre agli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, esistono anche software a pagamento per fare le fatture elettroniche, emetterle e conservarle.