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Parlamento italiano: quanto guadagnao davvero deputati e senatori? Cifre da capogiro

In un momento in cui la trasparenza e l’accountability sono fondamentali, la discussione sulle retribuzioni parlamentari è destinata a continuare

In un contesto politico sempre più discusso, una delle domande più frequenti tra i cittadini riguarda gli stipendi dei deputati e senatori italiani. Tutto questo è spesso oggetto di polemiche e causa del montare dell’onda dell’antipolitica. Analizziamo da vicino quanto guadagnano i nostri rappresentanti eletti e quali sono i meccanismi che regolamentano le loro retribuzioni.

Stipendio parlamentari
Quanto guadagnano deputati e senatori? Foto: Ansa – (lamiapartitaiva.it)

Il dibattito sulle retribuzioni di deputati e senatori in Italia rimane aperto. Mentre alcuni difendono l’importanza di garantire salari adeguati per attirare professionisti qualificati in politica, altri chiedono una revisione delle attuali pratiche per riflettere meglio le sfide economiche del paese.

Negli anni, alcuni tentativi di abbassare le retribuzioni: da sempre, infatti, sappiamo che sia un cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, mentre anche il Governo tecnico presieduto da Mario Monti, in tempo di spending review, si era mosso sul punto. In maniera non troppo convinta, però. In un momento in cui la trasparenza e l’accountability sono fondamentali, la discussione sulle retribuzioni parlamentari è destinata a continuare, alimentando il confronto su come i nostri rappresentanti debbano essere remunerati per il loro servizio alla nazione.

Quanto guadagnano i parlamentari italiani?

Attualmente i deputati hanno diritto a un’indennità netta di 5.000 euro al mese più una diaria di 3.503,11 e un rimborso per spese di mandato pari a 3.690 euro. Cifre rimpolpate poi da 1.200 euro annui di rimborsi telefonici e da 3.323,70 fino a 3.995,10 euro ogni tre mesi per i trasporti.

Stipendi parlamentari
Il dibattito sui costi della politica foto: Ansa – (lamiapartitaiva.it)

Ciò su cui, dunque, spesso si poggiano le polemiche, è che, oltre allo stipendio base, deputati e senatori percepiscono diverse indennità e rimborsi. Le indennità sono erogate per compensare spese legate all’attività parlamentare, come quelle di viaggio e vitto. Queste indennità possono aumentare significativamente il compenso mensile di un parlamentare.

I senatori invece ricevono un’indennità mensile lorda di 11.555 euro. Al netto la cifra è di 5.304,89 euro, più una diaria di 3.500 euro cui si aggiungono un rimborso per le spese di mandato pari a 4.180 euro e 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari tra telefoni e trasporti. Facendo un rapido calcolo e senza considerare le eventuali indennità di funzione, i componenti del Senato guadagnano ogni mese 14.634,89 euro contro i 13.971,35 euro percepiti dai deputati.

Peraltro, i deputati e senatori hanno diritto a un sistema pensionistico speciale, che ha suscitato numerose discussioni. La loro pensione è calcolata in base agli anni di servizio e può essere significativamente più vantaggiosa rispetto a quella di altri cittadini. Inoltre, i parlamentari godono di vari benefit, come l’accesso a servizi sanitari e assicurazioni particolari, che contribuiscono a un pacchetto complessivo di retribuzione e vantaggi.

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