In arrivo un’altra sanatoria! Gli italiani sono infuriati e stanchi di vedere consegnare l’ennesimo premio a chi non ha pagato le tasse.
Gli italiani hanno avuto sempre un brutto rapporto con le Istituzioni riguardo alle tasse: pur sapendo che sono necessarie per il bilancio di un Paese, che senza di queste non potremmo usufruire di servizi essenziali come la Sanità per esempio, continuiamo a non pagarle.
Forse dipende dall’errata interpretazione che abbiamo del concetto di Stato come comunità di cui facciamo tutti parte integrante o forse dipende dalle disuguaglianze sociali che in questo paese ci sono sempre state o forse solo dal fatto che c’è chi pensa che non pagandole sia più furbo degli altri! Anche questo un vizio tutto italiano.
Sta di fatto che lo Stato non riesce ad esigere tutti i crediti dovuti dai cittadini, la cifra che non emerge dal sommerso è enorme! Al 31 dicembre 2023, l’Agenzia delle Entrate Riscossioni denuncia un credito fiscale di 1206,6 miliardi di euro che corrispondono a 163 milioni di avvisi di accertamento e cartelle esattoriali, inviate a 22 milioni di contribuenti. Numeri incredibili! La politica fiscale andrebbe rivista sicuramente da parte del Governo ma la soluzione a questo problema da anni è sempre stata una sola: la sanatoria.
Vediamo insieme la nuova sanatoria per il 2024 che premia tanti cittadini che non hanno pagato le tasse.
Come dicevamo è in arrivo una nuova sanatoria per i debiti fiscali dei cittadini che hanno ignorato le cartelle esattoriali o gli avvisi di accertamento dell’Agenzia delle Entrate e Riscossioni. È cambiato la denominazione ora viene chiamata “rottamazione” ma il risultato è simile.
Posto che esistono situazioni in cui c’è veramente l’impossibilità materiale di pagare le tasse dovute, purtroppo la casistica è aumentata molto negli ultimi anni, gli italiani sono molto infuriati in particolar modo quelli che regolarmente fanno salti mortali per pagare le tasse.
Ma vediamo in cosa consiste la sanatoria: un’agevolazione per pagare le tasse pregresse richiedendo la definizione agevolata che suddivide il debito in tante rate. Lo scorso anno c’era già stata un rottamazione detta quater, per i debiti fiscali e aveva stabilito che la riscossione della prima rata doveva essere entro il 31 ottobre scorso e la seconda il 30 novembre; già c’era stato uno slittamento al 18 dicembre per chi non aveva versato le somme in tempo ora, nel decreto Milleproroghe si avanza l’ipotesi di un’altra proroga per favorire i decaduti della rottamazione.
La proposta attende il via libera della Ragioneria di Stato ma se andasse in porto, i debitori che hanno aderito alla rottamazione quater e non hanno pagato le prime rate, potranno saldarle entro i fine marzo, mantenendo anche lo sconto che la definizione agevolata offre. Un altro metaforico schiaffo a chi paga le tasse regolarmente!