Arriva un nuovo bonus figli con importi variabili da 4.000, 5.000 e 6.000 euro cumulabile con l’assegno unico universale: ecco come ottenerlo.
Le famiglie con figli minorenni a carico hanno faticato tantissimo negli ultimi anni segnati prima dalla pandemia e poi dalla crisi energetica e dall’inflazione. E più è numeroso il nucleo familiare, più aumentano le difficoltà economiche. Per questo motivo la politica nazionale e le amministrazioni locali si sono attivate per fornire degli aiuti concreti sotto forma di bonus figli.
Il Governo Meloni, in tal senso, si è presentato come un esecutivo che avrebbe lavorato mettendo in primo piano la famiglia, il sostegno alla natalità e gli aiuti ai nuclei più numerosi. Fondamentali per dar luogo a simili politiche di welfare sono appunto le agevolazioni dedicate ai figli a carico.
Oltre all’assegno unico e universale, il contributo per le famiglie con figli a carico fino al compimento dei ventuno anni e senza limiti di età per figli disabili, esistono altri aiuti economici rivolti alle famiglie. Bonus bebè e figli, con importi che vanno dai 4.000 ai 6.000 euro.
In molti Comuni, per esempio, le amministrazioni locali destinano fondi al sostegno delle famiglie numerose. E per accedere a tali bonus, di norma cumulabili con altri incentivi e agevolazioni nazionale, bisogna far attenzione a comunicazioni e politiche territoriali.
Un bonus figli da 4.000 fino a 6.000 euro cumulabile con l’assegno unico
Nel Comune di Corleto Perticara, in Basilicata, per esempio, l’amministrazione ha deciso di attuare misure per mitigare lo spopolamento e per aiutare le famiglie che risiedono o che si trasferiscono nel territorio. Per questo, i genitori di ogni neonato hanno diritto a un contributo economico: un vero e proprio sussidio che va da 4.000 euro per il primo figlio, e di 6.000 e oltre per il terzo figlio.
Il bonus figli del Comune è cumulabile con altri incentivi e bonus per lo stesso titolo e per ragioni diverse. Dà diritto, per il primo figlio, a 4.000 euro, di cui 1.750 per il primo anno, 1.250 al compimento del secondo anno e 1.000 al compimento del terzo anno. Invece, per il secondo figlio, l’aiuto sale a 5.000 (2.250 il primo anno, 1.500 al
compimento del secondo anno e 1.250 il terzo anno).
Per il terzo figlio, il bonus figli sale fino a 6.000 euro, di cui 2.750 per il primo anno, 1.750 al compimento del secondo anno e, infine, 1.500 al compimento del terzo anno. Il fine è dunque quello di accompagnare economicamente il nascituro e la sua famiglia per i primi tre anni di vita.
