Da non perdere il nuovo bonus da 4.645 euro per i lavoratori, ecco in cosa consiste, chi può richiederlo e come funziona. Tutte le informazioni.
Tra i tanti bonus varati da governo, segnaliamo quello con importo fino a 4.645 euro per i lavoratori dipendenti. Questo importo massimo concesso ai lavoratori non consiste nell’assegnazione di contributi economici ma nel riconoscimento di detrazioni fiscali Irpef. Dunque, per la precisione, si tratta di un complesso di sconti fiscali, concessi a determinate condizioni e tenendo conto di varie soglie di reddito.
Si tratta insomma di diverse detrazioni Irpef, che spettano ai lavoratori dipendenti e che sommate insieme possono portare all’importo complessivo di 4.645 euro, risparmiato in tasse. Per semplicità, questo sconto fiscale complessivo è chiamato bonus sebbene non si tratti di un vero e proprio bonus autonomo.
Cerchiamo di capire come funzionano queste detrazioni fiscali e chi ne ha diritto. Ecco tutto quello che possiamo sapere.
Questa sorta di bonus per lavoratori dipendenti che può raggiungere la somma di 4.645 euro complessivi, e in alcuni casi anche di più, come abbiamo accennato, consiste in una serie di detrazioni fiscali che spettano non per particolari spese sostenute dall’avente diritto ma che sono legate al suo reddito annuo complessivo e dalla presenza di coniuge o figli a carico. Dunque, si tratta di un “bonus” o meglio di detrazioni fiscali modulabili a seconda del reddito e degli eventuali familiari a carico, che daranno diritto a diversi sconti fiscali.
Per quanto riguarda le soglie di reddito che determinano le detrazioni fiscali a cui i lavoratori dipendenti hanno diritto, ai redditi fino ai 15mila euro spetta una detrazione fiscale massima di 1.955 euro, i redditi da 15mila a 28mila euro hanno diritto a una detrazione calcolata con la formula 1.910 + 1.190 x [(28.000 – reddito complessivo) : 13.000], mentre per i redditi da 28mila a 50mila euro si applica la formula 1.910 x (50.000 – reddito complessivo) : 22.000.
Inoltre, ai redditi fino a 15mila euro spetta il trattamento integrativo da 1.200 euro (il cosiddetto Bonus Renzi da 100 euro al mese), confermato anche per il 2024, che dunque porta il beneficio complessivo a 3.155 euro (1.955 +1.200 euro).
Poi, sono previste le detrazioni per il coniuge e/o i figli a carico. Per il coniuge a carico, considerato tale se ha un reddito annuo fino a 2.840,51 euro, il lavoratore dipendente con reddito fino a 15mila euro ha diritto a una detrazione fiscale di 800 – (110 x reddito complessivo) : 15.000, quello con reddito tra i 15mila e i 40mila euro ha diritto a una detrazione fiscale di 690 euro, a cui si aggiungono: 10 euro tra 29.000 e 29.199 euro di reddito; 20 euro tra 29.200 e 34.699 euro; 30 euro tra 34.700 e 34.999 euro; 20 euro tra 35.000 e 35.099 euro; 10 euro tra 35.100 e 35.199 euro. Mentre tra i 40mila e gli 80mila euro di reddito da lavoro dipendente la detrazione fiscale è calcolata con la formula 690 × [(80.000 – reddito complessivo) : 40.000].
Le detrazioni fiscali per i figli a carico spettano dai 21 anni di quest’ultimi, visto che prima di questa età i genitori percepiscono l’Assegno Unico. Il reddito del figlio a carico deve essere inferiore ai 4.000 euro fino ai 24 anni di età e fino a 2840,51 euro dopo i 24 anni. La detrazione fiscale di calcola con la formula 950 x (95.000 – reddito complessivo) : 95.000. Chi ha un reddito di 15mila euro riceverà per il figlio a carico una detrazione di 800 euro.
Tutte queste detrazioni fiscali possono portare a uno sconto fiscale complessivo, un bonus, da 4.645 euro. Lo sconto fiscale si ottiene presentando al datore di lavoro il foglio delle detrazioni fiscali, per la loro applicazione in busta paga, oppure con un conguaglio nel modulo 730 della dichiarzione dei redditi.
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