Con il nuovo anno è arrivata anche una ventata di nuovi adempimenti. Per chi ha aderito al regime forfettario ci sono tante novità.
L’arrivo del 2024 ha portato con sé tante novità, tra cui l’introduzione della fattura elettronica e il Quadro RS per chi ha aderito al regime forfettario.
Il provvedimento definito dall’Agenzia delle Entrate n. 325550/2023, ha definito le norme per regolarizzare la compilazione del Quadro RS relativo al Modello Redditi 2022. Sono state molte le proteste sollevate dai commercialisti e la sua introduzione è stata rinviata al 2024. Tutti i diretti interessati hanno tempo fino al 30 Novembre 2024 per assolverlo. Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta.
Nuovi adempimenti? E-fattura e Quadro RS
La novità più importante adottata per il regime forfettario è l’obbligo di fatturazione elettronica, già utilizzata in parte dai contribuenti. Il periodo transitorio per l’adeguamento è terminato e dal 1°Gennaio 2024 chi ha aderito deve obbligatoriamente emettere la documentazione per via elettronica.
Gli scopi di queste novità riguardano prevalentemente il favorire l’adempimento spontaneo dei contribuenti e permettere agli uffici di concentrare le eventuali attività di controllo sui soggetti che non vi aderiscono. Un’altra novità sta nel fatto che chi dovesse aderire al concordato preventivo biennale avrà l’obbligo di gestire analiticamente i costi sostenuti per l’attività e documentarli. In quanto questo risulta essere l’unico modo per poter aderire alla proposta che verrà avanzata direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda il Quadro RS del Modello Redditi, lo scopo di questa operazione è quello di monitorare e trasmettere le spese che vengono sostenute nel corso del periodo d’imposta. La sezione da compilare deve essere divisa in tre sotto-sezioni. La prima deve coinvolgere i contribuenti in regime forfettario, la seconda riguarda chi esercita unicamente attività d’impresa e la terza per i lavoratori autonomi.
Quali sono le conseguenze?
Queste novità portano inevitabilmente all’utilizzo dei software appositi per emettere e conservare le fatture digitali. La gestione di questa novità porta inevitabilmente ad un aumento della difficoltà nello sbrigare queste pratiche. Chi ha optato però per il regime forfettario potrà gestire la fatturazione o utilizzando i servizi gratuiti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate oppure optare per un software a pagamento dedicato solo ed esclusivamente a questa tipologia di attività.
Insomma nonostante le lotte tirate avanti dai commercialisti negli scorsi anni, è purtroppo arrivato il momento di avviare questi nuovi adempimenti.