Nuova tassa sulle case che hanno ottenuto il Superbonus: delusione per i cittadini

Una nuova tassa spaventa gli italiani: si tratta di una plusvalenza per chi ha utilizzato uno dei bonus più usati ma contestati degli ultimi anni.

Con la nuova Legge Bilancio dedicata al 2024 si può leggere una nuova tassa che riguarda le case. In sostanza, deriva dalla vendita di un’abitazione. Ma non una casa qualsiasi: in particolare, il legislatore si è occupato di andare tassare chi in questi ultimi anni ha usufruito di un bonus che ha fatto molto discutere. Non molto all’inizio, visto che migliaia di italiani ne hanno usufruito per rifarsi la casa. Le polemiche hanno riguardato un momento successivo rispetto alla sua inaugurazione.

Nuova tassa sulle case
Nuova tassa sulle case imposta dal Governo – Lamiapartitaiva.it

Attivato subito dopo la pandemia del 2020, successivamente ha subito un iter piuttosto travagliato con i successivi governi. Il testo della nuova legge di Bilancio attualmente risiede in Senato e lunedì prossimo sarà sul tavolo dei senatori per essere vagliato e dopo approvato. Questo nuovo aspetto rappresenta un cambiamento molto importante per chi, dopo i lavori, ha deciso di guadagnarci un po’. Ovviamente la nuova tassazione non farà che discutere gli italiani che avevano in mente di rivendere il proprio immobile. Ora dovranno fare i conti con questa nuova tassa che potrebbe stravolgere i piani, o meglio i programmi che essi avevano sul loro futuro.

In arrivo una nuova tassa: ecco chi interessa

Come anticipato, la nuova tassa riguarda una categoria particolare di italiani che negli ultimi anni hanno usufruito di un particolare bonus: si tratta di chi ha avuto accesso al superbonus e dunque hanno rifatto casa.

Nuova tassa sulle case
Ecco quanto dovrai pagare se vendi casa nei primi dieci anni dall’utilizzo del superbonus – (ANSA FOTO) – www.lamiapartitaiva.it

Gli italiani dunque dovranno pagare una nuova tassa sulla plusvalenza ma solo se la vendita avviene entro dieci anni dal completamente dei lavori. L’imposta è applicata solo alle proprietà che non rappresentano la residenza principale del proprietario. Quindi, ad essere escluse saranno le seconde case e non le prima che dunque saranno esentate da questa nuova tassa. Dunque ora è il momento di mettersi con la calcolatrice e verificare a quanto ammonta la propria tassa. Per calcolare l’importo della plusvalenza su cui verrà applicata l’aliquota fiscale del 26%, si può eliminare dal prezzo di vendita il costo di acquisto dell’immobile. In più, è possibile sommare al costo di acquisto i costi sostenuti per la casa. Un esempio che dà subito all’occhio, sono le spese effettuate per la ristrutturazione.  In base a questo calcolo, si può calcolare la base imponibile su cui si applicherà la tassa.

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