Sentenza della Corte di cassazione: ecco che arriva una nuova opportunità per risparmiare sugli interessi dei mutui
Con la recente ordinanza della Corte di Cassazione (sentenza numero 34889 del 13 dicembre 2023), si è stabilito che alcuni beneficiari di mutui a tasso variabile hanno diritto a richiedere un rimborso per gli interessi versati nel periodo compreso tra il 2005 e il 2008. Questa decisione, derivante dall’innalzamento dei tassi promosso da diverse banche europee, incluso l’Euribor, ha avuto impatti diretti e indiretti sui mutuatari.
Le banche coinvolte, confermate dalla Commissione Europea, sono Barclays, Royal Bank of Scotland, Deutsche Bank, Société Générale. Inoltre, è emerso che anche le banche che hanno adeguato i propri tassi di interesse alle variazioni sono coinvolte indirettamente. Questa situazione ha portato alla possibilità per coloro che avevano un mutuo a tasso variabile nel periodo specificato di richiedere un rimborso, sia per danni diretti che indiretti.
Il diritto al rimborso si estende a diversi contribuenti, indipendentemente dal coinvolgimento diretto della propria banca nel cartello. Tuttavia, sono esclusi coloro che non risultano titolari di un mutuo a tasso variabile nel periodo considerato, così come coloro per i quali il diritto è decaduto per prescrizione, e coloro che hanno stipulato un mutuo successivamente al 2008.
Procedura per il rimborso degli interessi pagati in eccesso su mutui a tasso variabile e clausola floor
È fondamentale agire tempestivamente per garantire la validità della richiesta di rimborso ed evitare la prescrizione del diritto. Presentare ufficialmente la richiesta di restituzione delle somme dovute alla propria banca sospende il periodo di prescrizione. È possibile inoltrare direttamente la richiesta di rimborso alla banca specifica, previa verifica dell’utilizzo di tassi di interesse manipolati.
In genere, il rimborso delle somme versate in eccesso può essere ottenuto entro pochi mesi, a meno che non sorgano controversie legali specifiche tra le parti. Al momento, diverse associazioni di consumatori offrono assistenza nelle richieste di rimborso, semplificando il processo per gli interessati. Inoltre, coloro che hanno sottoscritto mutui a tasso variabile e hanno versato le rate tra il 2015 e il 2022 hanno diritto al rimborso degli interessi pagati in eccesso nel caso in cui sia stata applicata la clausola floor nel contratto.
Una volta verificato che la clausola floor è stata applicata, è necessario inviare un reclamo alla banca che lo ha erogato per richiedere il rimborso degli interessi aggiuntivi pagati, evitando la prescrizione del diritto. Potrebbe essere necessario citare in giudizio la banca, con consapevolezza delle eventuali spese legali significative. Nel caso in cui non sia possibile rivolgersi a un legale di fiducia, è possibile cercare assistenza presso associazioni per la tutela dei consumatori.