Da oggi se hai un mutuo puoi avere i soldi indietro. Ma come funziona? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Un mutuo è un prestito di denaro che un intermediario concede al soggetto richiedente. Quest’ultimo si assume l’obbligo di restituire a rate l’intera somma, a cui vanno ad aggiungersi anche gli interessi. Solitamente si parla di mutuo quando la cifra prestata è piuttosto alta, ovvero dai 60.000 euro in su.
Migliaia di italiani, infatti, dopo aver raggiunto una stabilità lavorativa, fanno richiesta di un mutuo per procedere magari all’acquisto della prima casa. Ma da oggi vi è una novità: puoi finalmente riavere indietro i soldi che hai versato per il mutuo. Vediamo insieme come fare.
Mutuo: da oggi puoi riavere i soldi indietro
Avere una casa propria è il sogno di molti cittadini. Non tutti però dispongono delle possibilità economiche per poter acquistare casa. Dunque si rivolgono alle banche per fare richiesta ed accedere ad un mutuo grazie al quale poter acquistare l’immobile. Ma da oggi pare esserci un novità in merito ai mutui, cambia tutto?
Arriva il rimborso in busta paga di maggio fino a 4 mila euro per coloro che hanno un mutuo prima casa. E’ erogato sotto forma di detrazione pari al 19% degli interessi.
Infatti si evince, dall‘articolo 15, comma 1 lettera b9 del Tuir, che: “gli interessi passivi, e relativi oneri accessori, nonché le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione pagati a soggetti residenti nel territorio dello Stato o di uno Stato membro della Comunità europea ovvero a stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti in dipendenza di mutui garantiti da ipoteca su immobili contratti per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto stesso, per un importo non superiore a 4.000 euro. L’acquisto della unità immobiliare deve essere effettuato nell’anno precedente o successivo alla data della stipulazione del contratto di mutuo”.
Per beneficiare della detrazione degli interessi sul mutuo bisogna indicare l’importo nella dichiarazione dei redditi. Coloro che indicano il datore di lavoro come sostituto d’imposta si vedranno il rimborso direttamente in busta paga. Coloro che non indicano alcun sostituto d’imposta, invece, si vedono accreditare dalla stessa Agenzia delle Entrate l’importo.
Per determinare il suo valore bisogna semplicemente calcolare il 19% sugli interessi. Il tutto con un limite pari a massimo 4 mila euro. Questo è tutto per il momento, ma per maggiori delucidazioni puoi rivolgerti ai rispettivi canali telematici.