Modello 730 2024, ecco come opporsi all’inserimento delle spese sanitarie

Come evitare l’inserimento delle spese sanitarie nel Modello 730 2024, con consigli utili e spiegazioni di spese deducibili e vantaggi del modello precompilato.

Dal 2 maggio 2023, la campagna della Precompilata è entrata ufficialmente in vigore, come stabilito dal Provvedimento n. 131884 datato 18 aprile emesso dalle Entrate. Tale calendario riguarderà i contribuenti interessati all’utilizzo della procedura.

In particolare, l’Agenzia delle Entrate specifica che nella dichiarazione precompilata 730 saranno inclusi i dati dei seguenti oneri detraibili e deducibili, oltre ai dati relativi ai rimborsi di oneri giunti da soggetti terzi:

  • Quote di interessi passivi e oneri accessori per mutui in corso;
  • Premi di assicurazione sulla vita, nella causa di morte e contro gli infortuni, nonché premi aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi;
  • Contributi previdenziali e assistenziali;
  • Contributi versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare, anche tramite il Libretto Famiglia;
  • Spese sanitarie e relativi rimborsi;
  • Spese veterinarie;
  • Spese universitarie e per corsi post-diploma di Alta Formazione e Specializzazione Artistica e Musicale, nonché relativi rimborsi;
  • Contributi versati alle forme di previdenza complementare;
  • Spese funebri;
  • Spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e al risparmio energetico;
  • Spese per interventi di sistemazione a verde degli immobili;
  • Erogazioni liberali nei confronti di ONLUS, associazioni di promozione sociale, fondazioni e associazioni riconosciute aventi come obiettivo statutario la tutela, promozione e valorizzazione dei beni artistici, storici e paesaggistici
  • Fondazioni e associazioni riconosciute aventi come obiettivo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica;
  • Spese per frequentare asili nido e relativi rimborsi;
  • Spese per la frequenza scolastica e relativi rimborsi;
  • Detrazioni spettanti a titolo di Bonus vacanze, come stabilito dall’articolo 176 del decreto legge 19 maggio 2020, n.34;
  • Rimborsi erogati dalla Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per le spese sostenute per procedure di adozione o affidamento preadottivo di minori stranieri, conclusi tramite enti autorizzati;
  • Oneri versati per il riscatto di periodi non coperti da contribuzione.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate utilizzerà i dati relativi alle spese da ripartire su diverse annualità, e che sono deducibili dalla dichiarazione presentata dal contribuente per l’anno precedente, al fine di elaborare la dichiarazione precompilata in modo accurato e puntuale.

Quali sono i vantaggi derivati dall’utilizzo della dichiarazione precompilata?

Secondo la nuova guida dell’Agenzia delle Entrate, la precompilata offre numerosi vantaggi, tra cui la possibilità di usufruire di un modello già compilato in cui sono presenti la maggior parte dei dati fiscali e le imposte da pagare o da incassare. Ciò significa che il contribuente deve solo verificare l’esattezza e la completezza dei dati, e apportare modifiche solo se necessarie.

Inoltre, a seconda che il contribuente accetti o modifichi la dichiarazione proposta dall’Agenzia, direttamente o tramite un soggetto delegato (sostituto, CaF o professionista), è prevista una diversa procedura sui controlli documentali.

Una boccetta di pillole su banconote
Foto | Markus Mainka @Canva – lamiapartitaiva.it

Se il contribuente accetta il modello precompilato senza apportare modifiche, non saranno effettuati controlli sui documenti che attestano le spese indicate nella dichiarazione, dato che tali dati sono stati forniti all’Agenzia da soggetti terzi. Tuttavia, se il contribuente apporta modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, l’Agenzia potrà eseguire il controllo solo sui dati variati.

Se invece la precompilata viene presentata tramite CaF o un professionista, il controllo formale sui documenti relativi agli oneri deducibili e detraibili è effettuato nei confronti di tali soggetti della dichiarazione. In ogni caso, l’Agenzia può sempre effettuare controlli per verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi per fruire di detrazioni o deduzioni.

La dichiarazione precompilata consente di velocizzare la presentazione della propria dichiarazione fiscale. È bene ricordare che la responsabilità di verificare l’esattezza dei dati inseriti e di fruire delle agevolazioni fiscali previste dalla legge spetta sempre al contribuente.

Modello di opposizione all’inserimento delle spese sanitarie nella dichiarazione dei redditi precompilata 2024: come funziona

È stato rilasciato il Modello di opposizione all’inserimento delle spese sanitarie nella dichiarazione dei redditi precompilata 2024, disponibile anche sul sito delle Entrate. Tale modello offre ai contribuenti, che abbiano compiuto almeno 16 anni di età, la possibilità di negare l’accesso all’Amministrazione finanziaria a tali informazioni o ad alcune di esse, in modo da non farle inserire nella precompilata.

Se un contribuente ha scelto di opporsi all’utilizzo delle informazioni relative alle spese sanitarie o ai rimborsi, un familiare fiscalmente a carico non potrà visualizzare tali informazioni. La scelta di non inserire queste informazioni comunque non pregiudica in alcun modo la dichiarazione dei redditi. E ovviamente non influisce nemmeno sulle eventuali detrazioni a cui si ha diritto.

Se desideri opporti all’utilizzo dei tuoi dati relativi alle spese sanitarie per la precompilata, ci sono diverse opzioni a tua disposizione.

Puoi comunicare la tua scelta alle Entrate, dall’area autenticata del sito web del Sistema tessera sanitaria, tramite email o telefono direttamente alle Entrate.

Dal 1° ottobre 2023 al 31 gennaio 2024, per la precisione, puoi inviare un modello all’Agenzia delle Entrate specificando la tipologia o le tipologie di spesa da escludere, oltre ai tuoi dati anagrafici (nome e cognome, luogo e data di nascita), il tuo codice fiscale e il numero della tessera sanitaria con relativa data di scadenza.

Invece dal 9 febbraio all’8 marzo 2024, puoi accedere all’area autenticata del sito Sistema tessera sanitaria tramite tessera sanitaria, Ts-Cns o Spid per consultare l’elenco delle spese sanitarie e selezionare le singole voci per le quali desideri esprimere la tua opposizione.

Inoltre, puoi manifestare la tua disapprovazione all’utilizzo dei dati per la precompilata tramite:

  • l’invio di una email all’indirizzo dedicato opposizioneutilizzospesesanitarie@agenziaentrate.it, allegando una copia del tuo documento di identità
  • puoi contattare un centro di assistenza multicanale
    • al numero verde 800909696,
    • al numero 06 96668907 dal cellulare
    • al numero +39 06 96668933 dall’estero.

Si raccomanda pertanto di tenere presente che l’utilizzo del modello predisposto dall’Agenzia non costituisce una mera formalità obbligatoria. L’opposizione, sia essa formulata via e-mail che telefonicamente, può essere comunicata anche in forma libera, indicando le stesse informazioni richieste dal modulo predisposto dall’Amministrazione, accompagnate dal documento di identità, il numero e la scadenza. Nel caso di scontrino parlante, è superfluo fornire il codice fiscale. Infine, si desidera ribadire che il rifiuto all’uso dei dati può essere espresso durante la fase di modifica o integrazione della dichiarazione precompilata, purché siano presenti tutti i requisiti per la detraibilità delle spese sanitarie previsti dalla legge.

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