Il meteo è pronto a presentare diverse sorprese in vista dell’avvento del Natale 2023. I giorni che precedono le festività vivranno un clima davvero particolare. C’è chi non vede già l’ora. Ecco quali sono le ultime previsioni secondo gli esperti
Un colpo di scena improvviso. È quello che potrebbe vivere il Natale 2023 per quanto riguarda il meteo. Se fino a pochi giorni fa ci si aspettava un clima particolarmente freddo nelle giornate che precederanno le festività, tutto potrebbe ora cambiare radicalmente.
La spinta dell’anticiclone sembra infatti destinata a sconvolgere le previsioni meteo, regalando da Nord a Sud dell’Italia un Natale piuttosto anomalo.
Sarà un Natale 2023 forse più caldo di quello che ci si aspettava fino a qualche giorno fa. Secondo gli esperti del meteo tutto cambierà per l’arrivo in anticipo sul Belpaese dell’anticiclone.
Parliamo di venti caldi provenienti sia dagli oceani che dal continente africano, pronti a portare un clima più mite su buona parte dell’Europa centro occidentale, Italia compresa.
Inizialmente l’arrivo dell’anticiclone sullo Stivale era previsto per i giorni compresi tra Natale e Capodanno, ma ora il Belpaese potrebbe ricevere in anticipo questa visita, per molti gradita. Stando agli esperti, gli effetti provocati dall’avvento dell’anticiclone potrebbero quindi sentirsi già tra il 15 e il 20 dicembre, regalando così a gran parte degli italiani delle festività dal clima più mite.
Nel dettaglio, una vastissima area di alta pressione dovrebbe iniziare a bloccare tutte le perturbazioni atlantiche e l’aria fredda in discesa dal Polo Nord, comportando un innalzamento delle temperature.Gli ultimi rilevamenti effettuati hanno spinto i meteorologi a dichiarare che nei giorni pre-festività di dicembre dovremmo ora attenderci degli scarti di +7/8°C sulla media climatica tipica di questo mese, soprattutto nelle zone di montagna.
Ciò significa che l’Italia sarà chiamata a confrontarsi con temperature calde e anomale per questa stagione, in particolar modo in alta quota.
Ma non è tutto. Se di giorno il clima sarà più mite, di notte la situazione cambierà radicalmente, soprattutto in pianura. Gli esperti, infatti, prevedono che a colpire l’Italia sarà anche il fenomeno del cosiddetto Freezing Effect, tipico degli anticicloni invernali.
Stiamo parlando di una condizione climatica che dovrebbe verificarsi soprattutto in Pianura Padana e lungo in fondovalle alpini e che si caratterizza per via di forti inversioni termiche notturne. Il Freezing Effect porterà quindi a vivere notti gelide, con temperature anche sottozero e la formazione di ghiaccio.
Ristagnando negli strati più bassi, l’aria più fredda, pesante e umida favorirà la formazione probabile di brinate e gelate sulle aree pianeggianti di regioni come il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia-Romagna e la zona del Triveneto. Questo fenomeno di tipico stampo invernale colpirà soprattutto le zone in campo aperto, risparmiando invece maggiormente i centri urbani e le città.
Non solo. La stasi atmosferica causata dall’anticiclone produrrà anche un naturale ristagno dell’aria nei bassi strati, favorendo la formazione di nebbia e nubi basse. Questo evento si verificherà soprattutto in Pianura Padana, dove si potrebbero registrare temperature più fredde anche nelle ore diurne.
Le pianure di Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia vivranno quindi una condizione anomala, con sbalzi tra freddo e caldo, a causa proprio dell’avvento dell’anticiclone.
Da non sottovalutare resta però anche un altro fenomeno, abbastanza pericoloso e insidioso per la salute di tutti. La mancanza di ventilazione che si registrerà verosimilmente nei prossimi giorni in Italia, porterà a un ristagno delle sostanze inquinanti, le quali resteranno schiacciate negli strati più bassi dell’atmosfera, sotto la spinta dell’alta pressione.
Ciò porterà a registrare dei pessimi parametri ambientali, con la qualità dell’aria che risulterà molto bassa.
A partire dal Ponte dell’Immacolata l’Italia ha vissuto un calo nelle temperature, dovuto essenzialmente alla spaccatura del Vortice Polare.
Parliamo di una struttura ciclonica che può essere paragonata a un immenso lago gelido, nel cui centro si raccoglie tutta l’aria fredda prodotta continuamente sulla calotta artica.
Quest’aria gelida riesce poi spesso a trovare uno sfogo attraverso i cosiddetti centri depressionari, dirigendosi a Sud della Terra e finendo così per abbattersi anche sull’Italia, dove provoca maltempo e un drastico calo delle temperature.
Quest’anno, l’improvvista spaccatura del Vortice Polare aveva portato i meteorologi a pronosticare un clima particolarmente gelido nei giorni appena precedenti al Natale, tanto da indicare un marcato calo delle temperature prima delle festività.
A evidenziarlo erano state le rilevazioni prodotte dal Centro Europeo per la Previsione Meteorologica a Medio termine, leader del settore in Europa e con una nuova sede in Italia, per essere più precisi nella città di Bologna.
I dati avevano infatti sottolineato come le settimane precedenti al Natale sarebbero state caratterizzate da un marcato abbassamento delle temperature, ma l’avvento anticipato dell’anticiclone potrebbe ora cambiare radicalmente questo scenario.
Come anticipato in precedenza, i giorni miti inizialmente previsti tra Natale e Capodanno sembrano destinati a presentarsi addirittura prima dello stesso 25 dicembre, con la colonnina di mercurio che dovrebbe raggiungere valori più alti in tutto lo Stivale.
Chi si aspettava un tipico Natale invernale, magari con la presenza anche di qualche suggestivo fiocco di neve a bassa quota, potrebbe rimanere quindi deluso.
I giorni più freddi nel mese di dicembre in corso si dovrebbero registrare da qui al 20, cedendo poi il passo a temperature più elevate.
Ricordiamo sempre che si tratta di previsioni meteo e che, per tanto, lo scenario potrebbe mutare ancora radicalmente nei prossimi giorni, a seconda dell’azione delle correnti fredde provenienti dal Nord e da quelle calde provenienti dal Sud.
L’Italia si trova storicamente in una regione geografica intermedia e quindi decisamente condizionata da ciò che accade oltre i suoi confini.
Per questo, non è facile stabilire con esattezza se ad avere effetti più marcati sarà la spaccatura del Vortice Polare o l’avvento dell’anticiclone africano.
Lo dimostra il fatto che fino a pochi giorni fa gli esperti pronosticavano giornate gelide prima di Natale, mentre oggi prevedono un clima decisamente più mite in questi stessi giorni.
Non resta che aspettare, osservare con attenzione l’evolversi della situazione climatica e capire con maggiore precisione quanto più caldo questo Natale sarà rispetto agli ultimi.
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