Il mercato immobiliare presenta molte opportunità, ma conviene affittare o comprare? Molto deriva dalla capacità di acquisto e dalle esigenze personali.
Nel settore immobiliare, il dilemma rimane sempre attuale: conviene comprare casa o affittarla? Naturalmente, non esiste una risposta assoluta in grado di soddisfare tutti, ma i dati statistici possono fornire informazioni rilevanti e spiegare i trend alla base delle decisioni dei cittadini italiani.
Secondo alcuni studi l’offerta di case in affitto si è ridotta per il quinto trimestre consecutivo, con un calo del 36% rispetto allo stesso periodo del 2021. Pur essendo una diminuzione significativa, risulta inferiore al decremento del 43,5% verificatosi nel trimestre precedente.
Occorre fare attenzione però: il calo riguarda l’offerta e non gli affitti. Ciò significa che l’offerta viene soddisfatta da una richiesta molto forte, o in altre parole, che l’offerta risulta scarsa.
Cosa implica tutto questo? Nel mondo immobiliare, la decisione fra acquisto e affitto risulta quasi obbligata. Non c’è una fuga dall’affitto, anzi si evidenzia un forte ritorno di interesse per le case in affitto, nonostante un calo persistente dell’offerta negli ultimi trimestri.
Ma quali sono le cause di questa situazione? Da un lato, la richiesta per case in affitto si è intensificata nei due anni scorsi, a causa della maggiore precarietà nel mondo del lavoro e della flessibilità esigenziale. Bisogna però considerare che il mercato dell’affitto incontra una risposta inadeguata da parte dei proprietari. Di fronte all’aumento delle spese e alle difficoltà di molti inquilini nel pagare l’affitto mensile, a causa dei salari bassi e dei contratti precari, preferiscono tenere le case sfitte o destinarle al mercato dell’effimero. Questa tendenza è un segmento in crescita che garantisce il doppio del rendimento annuale rispetto alla classica formula 4+4.
L‘acquisto di una casa è considerata dalla maggior parte dei cittadini un’opzione quasi obbligata nella situazione attuale del mercato immobiliare italiano. I prezzi degli affitti in particolare, soprattutto nelle grandi città, non risultano concorrenziali rispetto a quelli dei mutui. Anche se i prezzi di acquisto delle case sono aumentati, insieme ai tassi elevati, rendendo questa scelta ancora più ardua. Tuttavia, anche i canoni di locazione sono cresciuti nel corso degli ultimi mesi. Alla luce di queste considerazioni, la decisione tra acquisto e affitto risulta essere complessa e richiede una valutazione attenta degli aspetti legati alle proprie esigenze e alle possibilità economiche.
Quanto costa comprare o affittare una casa a Milano, Napoli o Roma?
Facciamo qualche esempio pratico. Per acquistare un bilocale da 65 mq con un mutuo a 25 anni che copre l’80% del valore dell’immobile, a Milano si pagherebbe una rata di circa 1200 euro al mese, a Napoli 670 euro e a Roma 830 euro.
Se invece si sceglie l’opzione dell’affitto, il canone mensile sarebbe di 960 euro a Milano, 600 euro a Napoli e 750 euro a Roma.
Sebbene l’acquisto risulti leggermente più costoso, è un’opzione da considerare se si dispone della liquidità necessaria per le spese di acquisto e della capacità di coprire almeno il 20% del valore dell’immobile. Considerando ovviamente che devono essere presenti i requisiti di reddito per accedere al credito. Tuttavia, diventare proprietari di una casa può richiedere solo uno sforzo in più.
Purtroppo, il mercato dell’affitto in Italia è ancora marginale, nonostante il suo potenziale per offrire soluzioni abitative flessibili e dinamiche, come la possibilità per i giovani di avere abitazioni adatte ai momenti diversi della loro vita, per i senior di dismettere case troppo grandi e per i genitori separati di trovare soluzioni abitative diverse. È importante promuovere l’affitto come leva per il dinamismo sociale e continuare a lavorare per abbattere le barriere che limitano la sua diffusione sul mercato immobiliare.
La società italiana presenta nodi e contraddizioni evidenti in diversi settori, come confermato dal responsabile ufficio studi di idealista. Si rileva infatti un aumento dei single o dei single di ritorno, ma un’obbligatorietà a fare coppia per poter permettersi l’acquisto o l’affitto di una casa, data la difficoltà ad affrontare le spese con gli stipendi attuali. Tali fattori influenzano le previsioni del mercato immobiliare per il 2023, con un calo delle compravendite e un ulteriore aumento dei prezzi, mentre le locazioni vedranno una continuazione del trend di aumento dei canoni determinato dalla domanda in crescita e dall’offerta in diminuzione, anche a seguito del ritorno degli affitti brevi.
I dati sul trend degli affitti nelle varie città italiane nel 2022, rilevano una contrazione dello stock del prodotto in 76 capoluoghi italiani su 107, con punte massime a Torino e Ferrara. Tuttavia, vengono segnalati anche incrementi del prodotto immobiliare in alcune città, come Nuoro, Pesaro, Trento e Trieste. Infine, in quattro città il numero di case disponibili rimane invariato rispetto all’anno precedente. In sintesi, la situazione del mercato immobiliare italiano risulta complessa e richiede un’analisi attenta e dettagliata per individuare le opportunità e le criticità.
Traendo infine le opportune conclusioni, la soluzione più vantaggiosa dal punto di vista finanziario è quella di optare per l’affitto. Se si decidesse di acquistare una casa, con un mutuo ad esempio, si finirebbe con il bloccare la propria capacità di indebitamento, andando incontro ad una mancanza di flessibilità e una limitazione nelle opportunità di investimento.
Inoltre, occorre sempre ricordare che la casa non verrebbe effettivamente posseduta completamente fino al pagamento dell’ultima rata del mutuo, che potrebbe richiedere decenni.
L’affitto, invece, nonostante comporti il pagamento di una mensilità al proprietario, offre una maggiore libertà economica. Infatti, ci si potrebbe permettere di richiedere un finanziamento per investimenti, come l’acquisto di un’altra casa, che alla fine potrebbe essere rivenduta a un prezzo vantaggioso.
In sintesi, l’opzione dell’affitto può risultare più allettante dal punto di vista finanziario, pur rispettando una logica imprenditoriale di investimento mirato e strategico.
Acquistare una casa per andarci a vivere con un mutuo a lungo termine limita la capacità di debito e non rappresenta una scelta ragionevole dal punto di vista finanziario. Invece, investire in un immobile utilizzando un mutuo per rivenderlo ad una cifra maggiorata rispetto all’investimento iniziale può produrre notevoli guadagni. È utile considerare quindi gli investimenti immobiliari come uno strumento efficace per migliorare la propria situazione economica.
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