Tagli ai bonus e più tasse: il 2024 potrebbe mettere in difficoltà la famiglia media già provata da inflazione e caro energia.
Il Governo ha approvato il testo definitivo della legge di Bilancio 2024. Tra le misure più importanti c’è la conferma della riduzione del cuneo fiscale, con la diminuzione delle aliquote IRPEF e la stretta sulle pensioni anticipate. Ma nel 2024 molti bonus saranno tagliati e si assisterà all’aumento del prezzo di prodotti e servizi essenziali: la famiglia, posta in primo piano dalla Meloni in campagna elettorale, potrebbe andare incontro a un anno complicato.
Dopo essere stata approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso 16 ottobre, e dopo essere stata più volte rimaneggiata, la legge di Bilancio 2024 è stata finalmente presentata in Senato. Sciolti gli ultimi nodi, si parte dunque con il dibattito parlamentare.
Dalle opposizioni arrivano tantissime critiche. Maria Elena Boschi di Italia Viva, ex ministro del Governo Renzi, ha dichiarato che il Governo non aiuta la famiglia media, ma cancella bonus e aumenta le tasse.
Pur essendo stati annunciati aiuti alle famiglie e alle madri lavoratrici, la Boschi ha denunciato i tanti aumenti. Come quello sull’IVA su pannolini, latte in polvere, addirittura sugli assorbenti per le donne. “E come se non bastasse l’inflazione, Meloni fa aumentare ancora i prezzi sui beni di consumo quotidiano per donne e bambini“, ha detto l’ex ministro al quotidiano.net. “Alla faccia del sostegno alle famiglie“.
Pochi bonus e tante tasse, così il Governo toglie soldi alla famiglia media nel 2024
La misura più importante e più costosa della legge di Bilancio per il 2024 è la conferma del taglio dei contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35.000 euro (escluso il lavoro domestico). Ma lo sgravio non avrà effetto, come avrà invece è stato quest’anno, sulle tredicesime del 2024.
Il taglio al cuneo fiscale viene in pratica sovvenzionato con le tasse e con il taglio ai bonus. Sparisce il Superbonus e potrebbe finire anche il bonus psicologo.
Tanti gli aumenti sugli immobili, con la cedolare secca per affitti brevi e l’Iva per le case green. E ancora: la ritenuta d’acconto per i bonus edilizi e la plusvalenze su immobili sottoposti a interventi con Superbonus. In generale si parla di un aumento delle tasse per i proprietari di immobili o per chi li affitta.
Dunque, la Manovra prevede anche numerosi aggravi a carico dei cittadini. Si va dall’aumento del prezzo delle sigarette al raddoppio dell’Iva (prima era al 5%) per i prodotti per l’infanzia e per la cosiddetta tampon tax.
