Dopo la scomparsa del noto cantautore, molti si sono chiesti a chi fosse stata devoluta l’immensa eredità. Ecco tutta la verità.
Il genio di Lucio Dalla ha lasciato un’impronta molto influente nel panorama della musica italiana. Il cantautore è stato uno dei personaggi musicali più acclamati a livello internazionale. Trasferitosi a Roma da ragazzo, entra a far parte della Second Roman New Orleans Jazz Band, in cui ha modo di entrare in contatto con la musica jazz e blues. Nel 1960 si esibisce con il gruppo musicale i “Flipper” ma, il successo arriva quando nel 1963 Gino Paoli si offre come suo produttore. Nel 1964 approda alla scuderia discografica Rca. Incide “Lei” e “Ma questa sera“, ma senza successo.
Lucio Dalla debutta nel 1966 al Festival di Sanremo con il brano Paff…Bum, in coppia con i Yardbirds di Jeff Beck. Il cantautore pubblica 1999, il suo primo album nel 1966, a cui seguono Terra di Gaibola nel 1970, Occhi di ragazza e nel 1971 Storie di casa mia, tre dischi di grande successo. Nel 1977, sciolto il sodalizio con Roversi, paroliere di fiducia, Lucio diventa cantautore e scrive capolavori senza tempo quali Com’è profondo il mare, a cui fa seguito nel 1978 l’album Lucio Dalla. Il disco contiene classici quali Anna e Marco e il famosissimo brano L’anno che verrà.
Anni dopo la sua morte compianta, in molti fan è sorta la spontanea domanda: che fine ha fatto il suo bagaglio economico ed ereditario accumulatosi negli anni?
L’eredità di Lucio Dalla: chi sta godendo dei 100 milioni?
Per l’artista bolognese, gli anni Ottanta rappresentano un decennio ricco di successi popolari e record di vendite. Nel 1990 in televisione, presenta il suo nuovo brano Attenti al lupo e il seguente album Cambio. Il disco totalizza quasi 1.400.000 copie vendute solo in Italia. Alla pubblicazione degli album, segue un lungo tour, documentato nel live Amen e, nel 1994, nell’album Henna. Il 1996 segna l’ennesimo successo discografico con l’album Canzoni, che supera la cifra di 1.300.000 copie vendute, classificandosi come disco d’oro.
Dieci anni dalla morte di Lucio Dalla, molti fan del cantautore si chiedono che fine abbia fatto la sua enorme eredità. Il cantante possedeva un patrimonio di 100 milioni, comprendente i propri diritti d’autore sulle canzoni, validi per 70 anni, beni immobili, tra cui l’appartamento centrale in Via Massimo D’Azeglio a Bologna, poi trasformato in un museo. Oltre questo, Lucio era proprietario di molti terreni e appartamenti, uno yatch e alcune azioni finanziarie.
Non avendo lasciato sottoscritto alcun testamento, l’eredità di Lucio Dalla è stata suddivisa tra i cinque cugini del cantautore, compresa la gestione della relativa fondazione. Nel 2013, i beni mobili e immobili di Lucio sono stati messi all’asta e venduti per cifre esorbitanti. Nel febbraio 2014, inoltre, è stata istituita la Fondazione Lucio Dalla, nella stessa residenza dell’artista, con lo scopo di conservare la memoria artistica e culturale del suo passaggio terreno.