Come deve comportarsi il consumatore se la bolletta di luce e gas viene modificata unilateralmente dal gestore?
Ormai siamo nell’era del libero mercato di luce e gas, ciò vuol dire che ogni contratto di fornitura ha una durata indeterminata. Tuttavia, nell’arco del tempo, le tariffe possono essere modificate al verificarsi di una serie di fattori. In alcuni casi le modifiche possono essere legate anche a promozioni temporanee.
Oggi scopriamo come deve comportarsi il consumatore quando si accorge che le tariffe della propria bolletta della luce e del gas sono state modificate in maniera unilaterale dal gestore, senza alcun preavviso.
Secondo quanto stabilito dalla disciplina in italiana, il consumatore ha la possibilità di segnalare all’Autorità garante della concorrenza del mercato qualsiasi modifica unilaterale al contratto di fornitura di luce e gas.
In seguito alla segnalazione l’autorità può decidere se accertare e bloccare le pratiche commerciali scorrette. La disciplina attuale dà la possibilità al fornitore di luce e gas di rimodulare il contratto di fornitura. Può accadere che le tariffe diventino peggiorative rispetto alle offerte iniziali. Sebbene quest’opportunità sia lecita, la legge impone l’obbligo al fornitore di comunicare al cliente le suddette modifiche. Così facendo il cliente ha la possibilità di decidere se accettarle o rifiutarle, esercitando il diritto di recesso.
I fornitori devono poter adeguare il costo dell’energia elettrica o del gas per poter rendere sostenibile le proprie attività. Allo stesso tempo il cliente deve poter decidere se rimanere con lo stesso gestore o recedere dal contratto e trovare una soluzione più conveniente.
Per questo motivo, il fornitore non può modificare le condizioni di un contratto senza aver prima avvertito il cliente. Tra l’altro ricordiamo che con l’approvazione del Decreto Aiuti bis il governo ha temporaneamente sospeso la possibilità di modificare in maniera unilaterale le condizioni dei contratti di fornitura di luce e gas. Il decreto in questione aveva lo scopo di tutelare gli utenti a fronte di un rincaro delle tariffe. La misura è stata prorogata fino al 30 giugno 2023. I fornitori che, durante questo periodo di stop, hanno ugualmente modificato le tariffe ora sono tenuti a pagare una multa e rimborsare i clienti.
In base a quanto stabilito dal codice di condotta commerciale, le modifiche unilaterali delle tariffe di luce e gas devono essere comunicati al cliente con almeno due mesi di anticipo. L’avviso dovrà essere inviato in forma scritta e dovrà contenere tutte le indicazioni in maniera chiara e dettagliata.
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