C’è un’importante novità in merito al pagamento a rate riguardante il versamento dell’Iva o delle ritenute. Ecco quando non è più previsto il reato.
Tra le tante riforme alle quali il Governo sta dando forma, alcune interessano l’ambito fiscale ed una in particolare la questione delle sanzioni tributarie, amministrative e penali. Si tratta del Decreto Sanzioni Fiscali, che prevede una modifica del DL 472/97 allo scopo di ispirare al principio di proporzionalità l’intero sistema.
La revisione del sistema sanzionatorio tributario ha di fatto preso il via il 21 febbraio con l’approvazione, in esame preliminare, del DL in attuazione della legge delega per la riforma fiscale da parte del Consiglio dei Ministri. Il quale introduce, tra le altre cose, una serie di novità relativamente al pagamento a rate di Iva e ritenute.
Iva e ritenute pagate a rate: cosa cambia con il nuovo Decreto
Prima di entrare nel merito è bene sottolineare che la bozza del Decreto prevede il cosiddetto Favor rei, ovvero le modifiche verranno applicate in via esclusiva alle violazioni che verranno commesse dopo l’entrata in vigore del decreto stesso. Viene inoltre introdotto il principio di proporzionalità in base al quale la disciplina di sanzioni e violazioni sarà improntata.
Per quanto riguarda la novità di cui sopra, invece, è interessante entrare nel merito perché sono previsti importanti cambiamenti: infatti in base a quanto previsto nella bozza che il CdM ha approvato si prevede l’esclusione del reato in un caso specifico.
Ovvero nella situazione in cui, in caso di omesso versamento delle ritenute o dell’Iva, il pagamento a rate sia già in corso. Prima che questa misura diventi definitiva occorrerà chiaramente attendere che l’iter di approvazione del provvedimento giunga a conclusione e che quanto contenuto nel decreto venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Ma si tratta certamente di una novità importante: dunque se in corso il pagamento a rate l’omesso versamento di Iva e ritenute non verrà più considerato un reato tributario. In questo modo il Governo punta a venire incontro a professionisti ed imprenditori che hanno dato il via al pagamento con un apposito piano di rateazione e che si trovano in situazioni di difficoltà nel versamento.
Il reato tributario viene di fatto escluso, per i mancati versamenti dell’Iva, oltre la soglia di 250mila euro e per i mancati versamenti delle ritenute oltre i 150mila euro. A condizione che attraverso pagamenti rateali il debito tributario sia in fase di estinzione.