Pagare due volte la stessa tassa non è così impossibile, a volte capita per un errore che potremmo evitare, ecco di cosa si tratta.
Essere in regola con il Fisco non può che essere determinante, ben sapendo come non farlo possa comportare di dover versare una cifra ancora più elevata, spesso tutt’altro che indifferente. A quel punto non resta che mettere da parte un gruzzoletto, nonostante in tempi come questi un po’ tutti facciano fatica ad arrivare indenni alla fine del mese.
L’appuntamento con le imposte è però inevitabile, a maggior ragione per chi è libero professionista e deve così saldare in autonomia i contributi. Prestare attenzione a quello che si fa è però determinante, ben sapendo come una piccola distrazione possa comportare conseguenze poco piacevole. Addirittura può bastare una piccola distrazione per ritrovarsi a dover pagare due volte la stessa tassa, ecco come questo può accadere.
Ogni tassa ha un nome, per questo difficilmente ci si ritrova a sbagliare, specie se si è assistiti da un professionista e si è attenti a questo aspetto. È bene prestare però la massima attenzione a quanto si dichiara se non si vuole andare incontro a problemi e a spese aggiuntive.
Basti, ad esempio, pensare a chi si ritrova a saldare per due volte l’importo previsto per la Tari, imposta relativa allo smaltimento e la raccolta dei rifiuti. Qualora si avesse però una residenza diversa dal domicilio, sarà necessario pagare per due volte l’importo previsto. Non è difficile capire la motivazione: questo è necessario per chi detiene, indipendentemente dal titolo, locali che sono in grado di produrre rifiuti. Come si può notare, a doverlo fare non sono solo le persone che sono proprietarie di un immobile, ma anche chi ha l’usufrutto di una casa, chi vive in affitto o chi ha un contratto di comodato d’uso gratuito.
La regola prevede di dover pagare la Tari per il posto in cui si vive, oltre che per un’eventuale seconda casa. È proprio per questo che avere domicilio in un posto e residenza in un altro comporta di dover versare l’importo previsto per entrambi (si è detentore di entrambi).
Ma come può verificarsi una circostanza simile? Purtroppo è più frequente di quanto si possa pensare. È il caso, ad esempio, di un uomo che ha residenza nella casa di proprietà insieme a moglie e figli, ma si deve trasferire per un periodo per motivi di lavoro ed è qui che avrà il domicilio. Un altro esempio tipico riguarda gli studenti fuori sede, che rientrano nell’abitazione dei genitori solo nel fine settimana.
Fortunatamente non è così impossibile evitare questa situazione e pagare solo una volta. Si dovrebbe ad esempio prendere contatto con il Comune dove si ha la residenza e verificare se sia previsto il pagamento della Tari solo per i domiciliati. In caso di parere favorevole è necessario riferire al Comune in cui si ha la residenza di avere cambiato domicilio. A quel punto la tassa sarà dovuta solo dove si ha il domicilio. In caso contrario, si dovrà spostare la residenza dove si ha il domicilio.
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