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L’eredità non spetta a tutti: la percentuale di quota divisa tra gli eredi

Quando si parla di eredità è importante conoscere l’esatta quota spettante a ogni erede legittimo: dal coniuge ai figli e ai fratelli.

Nel contesto dell’eredità, la successione ereditaria può essere testamentaria o legittima, a seconda che il defunto abbia lasciato o meno un testamento valido. La successione legittima si applica anche per quei beni nel caso esclusi da un testamento parziale. Si tratta quindi di una fattispecie giuridica importantissima che interviene per individuare gli eredi. Referenti imprescindibili per l’eredità, che godranno dunque per legge di una quota legittima del lascito.

Eredità: le quote degli eredi legittimi
Quota eredità per figli e coniugi: ecco le percentuali esatte – lamiapartitaiva.it

Per eredi legittimi si intendono ovviamente i congiunti più stretti del defunto. Ma come si calcolano le quote spettanti a ciascun erede? La successione legittima è regolata dalle norme del Codice Civile, contenute al Titolo II del Libro Secondo. In particolare bisogna far riferimento agli articoli dal 565 al 586.

Esiste un vero e proprio ordine di successione tra gli eredi legittimi. Per legge i beni andranno in primo luogo al coniuge superstite e ai figli. Se unici eredi o, in casi più specifici, in concorso con il coniuge, succederanno fratelli e sorelle e loro ascendenti. Se non ci sono congiunti, figli e fratelli, si procede nella ricerca di parenti entro il sesto grado. Dopodiché, sempre per legge, si determina la devoluzione dell’eredità allo Stato.

In mancanza di figli, genitori, ascendenti (nonni, nipoti) e fratelli o sorelle, l’eredità spetta solo al coniuge superstite, anche se separato. Se sussisteva la comunione dei beni, lo stato di comunione si scioglie e il coniuge superstite aggiunge alla sua metà il restante 50% dell’intero patrimonio. Il convivente di fatto è equiparato legalmente al coniuge.

Eredità quota per quota: quanto spetta a coniugi, figli e fratelli

Se il defunto ha un coniuge e un figlio, questi due eredi ricavano parti uguali dell’eredità. Con un coniuge e due figli, un terzo dell’eredità andrà al coniuge e due terzi del patrimonio vanno divisi fra i due figli. Questo sono le principali quote schematiche.

Eredità: le quote degli eredi legittimi
Eredità: tutte le quote legittime – lamiapartitaiva.it

Solo nell’ipotesi in cui non ci siano figli, genitori o ascendenti, al defunto subentrano i fratelli e le sorelle. E sempre in parti uguali. Il Codice sottolinea una separazione fra “germani” e “unilaterali”. I germani sono i fratelli che hanno in comune entrambi i genitori. Gli unilateriali sono fratelli che hanno in comune solo un genitore.

Quando c’è un coniuge superstite, i fratelli ereditano solo un terzo dell’eredità. Questo perché i due terzi spetteranno sempre al coniuge. Il Codice parla anche di eredi legittimari. Sono il coniuge, i figli e gli ascendenti che devono ottenere una quota nella successione necessaria.

Si parla di questo tipo di eredi solo in presenza di un testamento, perché a essi è riservata una quota di eredità che non può mai essere lesa. In pratica se il defunto ha scelto di lasciare tutto ai poveri o a un amico, il giudice deve comunque dare qualcosa agli eredi non citati nel testamento. Quanto? Metà patrimonio al coniuge, se non ci sono figli. Un terzo del patrimonio in presenza di figli per ogni erede.

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