Bisogna imparare a leggere correttamente la bolletta, perché se ci sono queste diciture spetta un rimborso: ecco tutti i dettagli.
In questo periodo storico di rincari sulle bollette elettriche gli utenti fanno sempre maggiore attenzione ad eventuali errori che potrebbero generare il diritto ad un rimborso.
È importante saper leggere la fattura dell’utenza domestica di energia elettrica, per evitare brutte sorprese e costi non previsti. Per fare ciò è importante comprendere quali siano i componenti che influiscono sul prezzo dell’energia elettrica e, dunque, sul costo finale.
Imparare a leggere la bolletta della luce o del gas non serve a diventare massimi esperti, ma a saper riconoscere cosa si sta pagando e per quale motivo. Così facendo il possibile evitare sgradite sorprese, che potrebbero far lievitare il prezzo inutilmente.
All’interno di una bolletta della corrente elettrica, che tipicamente le utenze domestiche ricevono ogni due mesi, sono inseriti una serie di voci che includono:
Queste sono in sintesi le voci presenti in tutte le bollette dell’energia elettrica, che generalmente caratterizzata da un paio di pagine. Tuttavia, l’utente ha la possibilità di chiedere al fornitore la bolletta di dettaglio che permette di capire in maniera più specifica quali sono le voci che incidono sulla spesa finale. Grazie a questo documento l’utente avrà la possibilità di osservare con attenzione tutte le componenti che incidono sul costo finale in bolletta.
Così facendo si possono scoprire i costi meno noti. Uno degli elementi che incide maggiormente sul costo della bolletta il prezzo a kilowattora, che può essere di tipo fisso o variabile. La differenza dipende dal tipo di contratto sottoscritto dall’utente con il proprio fornitore. Ci sono anche altri costi meno noti che vengono sommati al valore finale della bolletta e sono:
Nel caso in cui ci si dovesse accorgere di aver pagato più del dovuto, è possibile chiedere il rimborso tramite assegno o accredito nella prima bolletta utile. Da regolamento, il fornitore rimborso del cliente entro 90 giorni solari dalla richiesta di risarcimento.
Altro motivo per il quale è possibile chiedere un rimborso è la presenza di errori in bolletta che possono essere dovuti a: servizi non richiesti, una somma maggiore rispetto a quella dovuta o una doppia bolletta da fornitori diversi riferita allo stesso periodo.
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