Quali sono le città italiane in cui si vive meglio? Parlano i dati.
Il recente rapporto sulla qualità della vita in Italia per il 2024, realizzato da ItaliaOggi in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, ha rilevato dati interessanti sulle città italiane. Una nota metropoli si aggiudica il primo posto, seguita da Bolzano e Monza e della Brianza, confermando la sua posizione di leadership. Questa edizione, ormai giunta alla 26ª, si è concentrata su diversi aspetti chiave come infrastrutture, servizi e sicurezza, dando un quadro preciso della vivibilità nelle grandi aree urbane.
Milano si conferma, ancora una volta, al vertice della classifica sulla qualità della vita, segnata da un mix di opportunità economiche e di servizi efficienti. La metropoli lombarda riesce a raggiungere un punteggio elevato grazie alla sua vitalità culturale e all’ampia offerta di lavoro che attrae talenti da tutta Italia e non solo. Questo risultato mette in evidenza non solo la robustezza del tessuto economico milanese, ma anche la capacità della città di innovare e adattarsi alle sfide moderne. A completare il podio, Bolzano si distingue per gli alti livelli di sostenibilità e sicurezza, mentre Monza e della Brianza catturano l’attenzione per la loro bellezza paesaggistica e i servizi offerti ai residenti.
Nell’analisi emergono anche i rapporti di sfida tra le province del Centro-Nord e quelle del Mezzogiorno, specie in termini di disagio sociale e opportunità. Nonostante il carosello di posizioni e punteggi, Milano sembra avere trovato la chiave per mantenere il suo status di meta ambita, dove si realizzano sogni e si costruiscono carriere. Questo scenario non solo attira cittadini ma ispira anche imprenditori e creativi a stabilire le proprie basi in una città che è diventata il simbolo del dinamismo italiano.
Le città in ascesa e in discesa
Quest’anno, l’analisi ha visto città come Ferrara registrare un’impennata nella classifica, guadagnando ben 21 posizioni e attestandosi al 27° posto. Questo è un segnale positivo di come anche le province con storicamente meno visibilità stiano vivendo un momento di ripresa. In contrasto, Savona ha subito un calo drastico, scivolando dalla 43ª alla 63ª posizione, un campanello d’allarme che evidenzia le difficoltà economiche e sociali di alcune realtà locali.
L’indagine mette in risalto la disparità crescente tra le città del Nord e quelle del Mezzogiorno e delle Isole. Caltanissetta, ad esempio, si posiziona al 107° posto, sotto la pressione di varie vulnerabilità economiche e sociali. Al contrario, città come Bologna e Trento si pongono in cima alla lista, dimostrando di aver trovato un equilibrio tra sviluppo economico e qualità della vita. Questo aspetto offre una chiara lettura delle sfide che le città italiane dovranno affrontare nel futuro, richiedendo interventi mirati e strategie innovative.
I principali fattori di qualità della vita
Un elemento cruciale emerso dall’indagine riguarda le dimensioni analizzate per valutare la qualità della vita. Queste includono ambiti come la sicurezza sociale, l’istruzione, il sistema sanitario e la capacità di generare opportunità lavorative. In particolare, la dimensione “Affari e Lavoro” ha visto Bolzano e Bologna dominare, riconfermandosi al primo e secondo posto, seguiti da città come Verona e Trieste.
Differenze significative sono state registrate nei vari aspetti della vita quotidiana, dal reddito alle opportunità di formazione. Il sistema sanitario, ad esempio, ha messo in risalto come molte province stiano migliorando negli indicatori di salute, mentre altre, come Caltanissetta, continuano a fronteggiare difficoltà in questo settore. Addirittura, Isernia si distingue come la provincia con il migliore sistema salute del Paese, seguita da Terni che registra anch’essa valori elevati. Tutto ciò testimonia un panorama variegato che richiede analisi e interventi specifici per garantire un futuro sereno a tutti i cittadini.
Roma entra nel gruppo di eccellenza
Roma, per la prima volta, riesce a inserirsi nel gruppo di città che si distinguono per eccellenza nella qualità della vita. Questo passo in avanti è significativo, considerando che la Capitale ha spesso lottato per affermarsi in classifiche simili. Ora si trova tra le prime 30 province, una novità che sorprende e fa ben sperare. La ricerca mostra che non solo Roma, ma anche altre province centrali stanno recuperando terreno, migliorando notevolmente le loro performance.
Le province come Firenze, Siena e Ancona contribuiscono insieme a un quadro che dimostra un’estensione delle opportunità e dei servizi offerti nella regione centrale del Paese. Questo sviluppo contribuisce a una sorta di sana competizione ed inspira anche altre metropoli a entrare nella lista delle migliori province italiane. Stiamo assistendo a un cambiamento di paradigma in cui le città metropolitane, in particolare quelle del Centro-Nord, abbattono i divari economici e sociali per garantirsi una posizione privilegiata nella vita italiana.