I fondi dei clienti offerti dalle banche non verranno più coperti, attenzione a non superare questa cifra: ecco tutte le news.
Esiste dunque una rete di sicurezza per la stabilità del sistema finanziario e la tranquillità di risparmiatori e investitori. Grazie a due fondi di tutela, la cifra investita in banca è sempre protetta dal rischio di fallimento dell’istituto di credito. Si tratta del Fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD) e dal Fondo di garanzia dei depositanti del Credito Cooperativo.
Questi due fondi operano con modalità sostanzialmente simile e hanno anche una finalità comune: quella di garantire i depositi dei clienti entro una certa cifra limite, anche in caso di fallimento di una banca. La garanzia dei depositi è disciplinata dalla direttiva 2014/49/UE, recepita nel Testo Unico Bancario.
Il FITD è un consorzio di diritto privato costituito dalle banche italiane nel 1987. Prima era un consorzio ad adesione volontaria, oggi è invece ad adesione obbligatoria. Grazie a questo fondo tutti i depositanti sono rimborsati quando una banca aderente è sottoposta a liquidazione coatta amministrativa.
Inoltre il FITD intervengono anche per evitare l’insolvenza della banca o per aiutare a trasferirne le attività e le passività di un istituto a rischio in un’altra banca, proprio per tutelarne i clienti. Tutte le risorse finanziarie necessarie tali attività sono messe a disposizione dalle banche aderenti.
Fondi per tutelare i depositi bancari in caso di fallimento: la cifra limite
Esiste tuttavia un limite. Per statuto, i saldi temporanei elevati, cioè i depositi di persone fisiche che eccedono una certa cifra, non sono tutelati dai fondi. Ciò significa che in caso di fallimento della banca nessuno dei due fondi interverrà con un rimborso.
Il limite è di 100.000 euro. Ma ci sono anche alcuni casi in cui questo limite non si applica. Quando il deposito deriva dalla vendita di un immobile, da un’eredità o da una liquidazione, nei nove mesi successivi all’accredito o al momento in cui divengono disponibili, la tutela è ancora attiva. Anche se il deposito eccede i citati 100.000 euro.
In questi casi, in caso di liquidazione coatta amministrativa della banca, il cliente dell’istituto può godere della garanzia se presenta l’apposita istanza ai liquidatori. L’istanza deve essere presentata entro sessanta giorni dalla data in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa della banca.
E cosa succede invece caso di fallimento di una banca per un deposito cointestato di 100.000 euro, cioè intestato a due persone? In questo caso i fondi concederanno a ogni intestatario 50.000 euro. Invece per un deposito superiore ai 200.000 euro (per esempio 250.000 o 300.000 euro) i due titolari riceveranno “solo” 100.000 euro a testa.