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Lavorare stanca, anche troppo: cosa succede al tuo cuore se non ti fermi mai

Lavorare sempre e senza riposarsi mai non è per nulla una buona idea: a farne le spese è soprattutto il tuo cuore.

Che il mondo occidentale abbia un problema con la gestione del lavoro non è per nulla un mistero. Su TikTok, infatti, negli ultimi mesi è diventato popolarissimo il trend “QuitTok” che ha raggiunto più di 40 milioni di visualizzazioni per un motivo ben preciso. Sapere di non essere i soli nel mondo a volersi licenziare, a causa di una reiterata sensazione di malessere, ha rappresentato una sorta di catarsi collettiva dal lavoro che in qualche modo ha anche dimostrato come i tempi siano cambiati.

Perché lavorare troppo fa male
Lavorare troppo è solo controproducente – Lamiapartitaiva.it

Il licenziamento quindi non è più vissuto come un momento fallimentare (stando sempre alla narrazione del lavoro degli ultimi anni) ma liberatorio. A prescindere però dalle implicazioni che può avere un gesto simile, è indubbio che lavorare stanchi. E anche più del dovuto in realtà. A pagarne le conseguenze però principalmente è il nostro cuore che, se non si ferma e non stacca mai del tutto dal lavoro e dalla preoccupazioni associate alle scadenze e alle cose ancora da fare, è messo in serio pericolo.

Perché lavorare troppo mette a rischio la salute del nostro cuore

Stando a un nuovo studio dell’American Heart Association, “Circolazione: qualità cardiovascolare e risultati“, avere sempre aspettative troppo elevate sul lavoro può influire negativamente sul nostro cuore più di quanto non possiamo immaginare. Nello specifico, sono troppe le persone che fanno quotidianamente i conti con carichi di lavoro incessanti e scadenze serrate, in balia di emozioni contrastanti che non fanno altro se non acuire una sorta di senso di smarrimento legato alla professione.

Perché lavorare troppo fa male
Chi vive il lavoro in maniera malsana è più soggetto a sviluppare problemi cardiaci – Lamiapartitaiva.it

Ecco perché chi vive il lavoro in maniera malsana è più soggetto a sviluppare problemi cardiaci. Le malattie cardiovascolari, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi sono associate proprio a stili di vita poco salutari che includono anche una gestione tossica e totalmente allo sbaraglio del lavoro. Va da sé quindi che lo stress causato dal lavoro impatti negativamente sul cuore, tant’è che il rischio di malattie cardiache raddoppia per i soggetti che non sono soddisfatti del proprio lavoro e ricevono anche un salario non adeguato, per non dire del tutto basso e poco congruo alla realtà.

Ma non solo. La ricerca, durata ben 18 anni e che ha coinvolto 6.500 impiegati canadesi, ha sottolineato come i problemi cardiaci per gli uomini (più soggetti a sviluppare problemi simili rispetto alle donne) aumentano sensibilmente se consapevoli del fatto che il loro lavoro, impeccabile e sempre sotto stress a causa delle continue e pressanti richieste dal datore di lavoro, fosse non retribuito correttamente. Uno scenario questo ormai all’ordine del giorno.

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