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L’assegno Unico fa reddito? Tutto quello che è bene sapere per non rischiare sanzioni

L’assegno Unico costituisce un reddito su cui bisogna pagare le tasse? Ecco la risposta per evitare multe.

L’assegno Unico è una misura introdotta nel 2021 come sostegno per le famiglie. Secondo Moneyfarm mantenere un figlio in Italia da 0 a 18 anni costa tra i 96 mila e i 183 mila Euro. Ma cosa occorre sapere per non rischiare della sanzioni? Ecco tutti i dettagli.

assegno Unico fa reddito
assegno Unico e dichiarazione dei redditi-(Lamiapartitaiva.it)

Le famiglie italiane fanno sempre più fatica ad arrivare alla fine del mese. L’innalzamento del costo della vita e l’aumento del prezzo di alcuni beni considerati primari mette a dura prova le finanze delle famiglie nostrane. Da diversi anni il tasso di natalità è in diminuzione. Nel 2021 si è registrato un record negativo dall’Unità d’Italia e anche il 2023 non promette bene. Ecco perché ogni forma di sostegno è importante. L’assegno Unico viene percepito da chiunque abbia figli, anche adottati.

È indirizzato a chi abbia figli fino a 21 anni di età. Prevede una quota base e una variabile  a seconda dell’ISEE.  Ci sono maggiorazioni per famiglie che abbiano più figli, quelle monogenitoriali e chi abbia figli con disabilità. Questa misura ha sostituito altre forme di sostegno come le detrazioni per figli a carico, il bonus bebè e il bonus mamma domani. Ma fa reddito?

L’assegno Unico e dichiarazione dei redditi: ecco come procedere

Qualcuno magari non dorme sonni tranquilli chiedendosi se l’assegno Unico rientri all’interno dei redditi o meno. Tutti i genitori possono tranquillizzarsi. Nel testo del decreto è riportato che l’assegno non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 917/1986. Questo ha valore dal punto di vista fiscale e per quanto concerne le prestazioni previdenziali e assistenziali per cui si prendono in considerazione i redditi soggetti a Irpef.

assegno Unico fa reddito
assegno Unico cosa fare per la dichiarazione dei redditi-(Lamiapartitaiva.it)

Quando si compila la dichiarazione dei redditi non occorre segnalare l’assegno unico. Fa parte però dell’Isee, cioè l’indicatore adoperato come riferimento per diverse misure. In questo caso sono indicati tutti i tipi di redditi. L’assegno Unico ricevuto nel 2022 figurerà nell’Isee del 2024. Questo, bisogna sottolinearlo, avrà delle ripercussioni negative anche sull’assegno Unico che viene attribuito proprio in relazione all’Isee. Con un Isee fino a 17.091,61 Euro si riceverà un assegno di 199, 4 Euro. L’importo minimo, per chi supera i 45.575 di Isee è di 57 Euro.

A ogni modo per ottenerlo bisogna fare richiesta sul sito dell’Inps. L’obbligo di presentare la domanda scatta per chi non lo ha mai richiesto o chi abbia una situazione famigliare o reddituale diversa da quella dell’anno precedente. La somma viene corrisposta dal mese successivo alla presentazione della domanda.

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