L’assegno di mantenimento fa reddito e si pagano le tasse? La verità è questa

L’assegno di mantenimento potrebbe creare problemi in sede di Dichiarazione dei Redditi. Ecco cosa fare per non rischiare sanzioni del Fisco.

Quali sono le conseguenze del versamento dell’assegno di mantenimento da parte dell’ex coniuge? Il percettore deve pagarvi le tasse e inserirlo nel Modello 730 oppure nel Modello Redditi PF?

assegno di mantenimento per l'ex coniuge
Anche sull’assegno di mantenimento di pagano le tasse (lamiapartitaiva.it)

I dubbi al riguardo sono molto ricorrenti e la disciplina è differente a seconda dalla tipologia di mantenimento che si riceve.

L’assegno di mantenimento che si corrisponde ai figli ha carattere alimentare e, di conseguenza, non vale ai fini fiscali. Non incide, infatti, sulla determinazione del reddito imponibile e non è tassato; va, tuttavia, specificato nell’ISEE.

L’ex coniuge che paga l’assegno, inoltre, non può detrarlo dal proprio reddito imponibile.

Il discorso è diverso per l’assegno di mantenimento che viene corrisposto all’ex coniuge. In questo caso, infatti, l’importo concorre alla formazione del reddito imponibile e, quindi, va dichiarato nel 730 alla voce “Altri redditi” e tassato.

Il soggetto che lo versa può detrarlo.

Assegno di mantenimento: quante tasse si pagano e quando è possibile richiedere le detrazioni?

L’ammontare delle tasse che si pagano sull’assegno di mantenimento varia da caso a caso.

l'ex coniuge deve pagare il mantenimento
L’ex coniuge può detrarre l’assegno di mantenimento (lamiapartitaiva.it)

Se, per esempio, a ricevere la prestazione è un soggetto che non ha altro reddito e la cifra dell’assegno è inferiore a 8.175 euro, si rientra nella cd. no tax area e, dunque, si è esenti dal versamento delle imposte.

Se, però, l’importo annuo dell’assegno di mantenimento è maggiore oppure il percettore possiede anche altri redditi, si applica la tassazione ordinaria, sulla base dello scaglione IRPEF nel quale si rientra.

In quest’ipotesi, quindi, l’assegno è trattato alla stregua del reddito da lavoro.

C’è, tuttavia, un’eccezione, che consente all’ex coniuge di essere esonerato dalla tassazione sul mantenimento, e cioè nell’ipotesi in cui questo venga corrisposto una tantum, in una sola erogazione (e non con accrediti periodici).

Solo in questo caso, l’importo non si considera ai fini della Dichiarazione dei Redditi.

Evidenziamo, infine, che l’ex coniuge che paga la prestazione può avere diritto alla deduzione della somma corrisposta. Solo, però, per la somma in favore dell’altro partner.

Se, per esempio, possiede un reddito lordo annuo di 25 mila euro e versa all’ex partner un assegno di mantenimento di 6 mila euro totali, potrà dedurre l’intera somma e pagare le tasse soltanto sui restanti 19 mila euro. A quest’ultimo importo, poi, bisognerà aggiungere le altre deduzioni e detrazioni previste dalla legge.

Per scoprire l’ammontare di queste ultime bisognerà considerare anche la modalità di versamento dell’assegno, perché se si paga in un’unica soluzione, non si possono richiedere le deduzioni.

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