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L’allarme è stato lanciato. Non si può tornare indietro, l’aumento di temperatura è in arrivo

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Manfredi Falcetta

Il riscaldamento globale diventa un problema sempre più serio. Bisogna fare qualcosa o sarà troppo tardi.

L’anno 2024 si sta preannunciando come un anno storico per le temperature globali, portando con sé preoccupazioni non da poco. Secondo le ultime stime rilasciate dal servizio meteorologico dell’Unione Europea meglio noto come Copernicus o Global Monitoring for Environment and Security stiamo assistendo a un aumento significativo delle temperature medie che potrebbe farci entrare nel record degli anni più caldi mai documentati. Ecco cosa dobbiamo sapere su questa allarmante proiezione.

Il Rapporto di Copernicus ha rivelato che la temperatura media globale tenderà a superare i 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli pre-industriali durante il 2024, di fatto superando anche i 1,55 gradi. Questo diventa un argomento di grande rilevanza, poiché segnerebbe un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. Gli esperti hanno messo in evidenza come l’anomalia della temperatura media per il periodo compreso tra gennaio e ottobre 2024 sia già di 0,71 gradi sopra la media registrata dal 1991 al 2020, stabilendo un nuovo record per questo arco di tempo.

Da questo dato emergono forti interrogativi sul futuro climatico del nostro pianeta, non solo per il 2024, ma anche per gli anni a seguire. La domanda sorge spontanea: quali saranno le conseguenze di tale incremento di temperatura? Le informazioni rilasciate suggeriscono che non esiste più alcuna reale incertezze in merito a quale sarà il trend climatico. Copernicus prevede che tanto nei mesi rimanenti del 2024 quanto negli anni futuri, l’andamento termico non si stabilizzerà, proseguendo verso l’alto.

L’anno 2023 come punto di riferimento

Il 2023 ha già registrato un aumento di ben 1,48 gradi rispetto ai valori pre-industriali, creando una base di confronto significativa per il 2024. Questo incremento potrebbe sembrare un semplice numero, ma ha effetti devastanti sulla fauna, sulla flora e sulle risorse idriche del pianeta. Le previsioni, dunque, non promettono nulla di buono. Ma come si è arrivati a questa situazione?

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Le attività umane giocano un ruolo cruciale nell’innalzamento delle temperature mondiali. Il continuo aumento delle emissioni di gas serra, l’uso incontrollato di combustibili fossili e le deforestazioni massicce stanno contribuendo a questo problema. È decisamente facile sottovalutare la propria impronta ecologica, ma i dati parlano chiaro. Anche se i dati mostrano che gli sforzi nazionali per il clima stanno guadagnando slancio, l’impatto tangibile di questi sforzi non sembra ancora sufficiente per invertire la rotta.

Le previsioni per i prossimi mesi

La previsione di Copernicus è chiara: sembra ormai certo che la temperatura media globale per il 2024 sarà di oltre 1,5 gradi in più rispetto a quella che si registrava nei tempi pre-industriali. Ed è anche assai probabile che il valore superi i 1,55 gradi. Questi numeri non solo ci dicono che il 2024 sarà un anno caldo, ma ci suggeriscono anche che i cambiamenti climatici non si stanno attenuando. Infatti, le anomalie di temperatura potrebbero ripetersi senza alcuna pausa significativa, se non implementiamo misure urgenti e efficaci per contenere questa tendenza.

In altre parole, mentre ci aspettiamo delle temperature più alte, dobbiamo anche prepararci ad affrontare le conseguenze dirette e indirette di questo aumento. Eventi climatici estremi, come ondate di calore, alluvioni e siccità, potrebbero diventare la norma piuttosto che una rarità. La comunità scientifica si interroga su come potranno i vari ecosistemi e le società umane adattarsi a queste sfide crescenti e quali misure di mitigazione possano essere messe in atto per ridurre i danni che ci si potrebbero aspettare.

Sfide e opportunità di fronte al cambiamento climatico

Molti esperti riconoscono che, sebbene ci siano grandi sfide legate al cambiamento climatico e all’aumento delle temperature, ci sono anche opportunità da cogliere. Innovazioni nella tecnologia energetica, come l’energia rinnovabile e i sistemi di accumulo energetico, possono servire come strumenti cruciali nella lotta contro l’innalzamento del termometro. Inoltre, campagne di sensibilizzazione pubblica e programmi governativi volti a promuovere la sostenibilità possono aiutare a coinvolgere le persone e le comunità nel fare la propria parte.

È necessario un cambiamento di paradigma, una rivisitazione delle nostre quotidiane abitudini, per ridurre l’impatto umano sull’ambiente. Solo comprendendo che il futuro del pianeta dipende da ciascuno di noi potremmo sperare di evitare le peggiori conseguenze di questa crisi in corso. La temperatura globale in costante aumento ci chiede di agire ora, senza ulteriori ritardi.

Manfredi Falcetta

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