L’Agenzia delle Entrate cerca di contattarti? Presta attenzione a cosa ti dicono, ecco cosa sta succedendo.
L’Agenzia delle Entrate è un’agenzia che controlla le nostre questioni finanziarie dipendente dal Ministero dell’economia e delle finanze. Lo scopo dell’agenzia è quello di verificare il corretto versamento degli obblighi fiscali dei cittadini contribuenti e costituire l’anagrafe dei beni immobili sviluppando anche l’integrazione tra i sistemi d’informazione fiscale che rientrano in base ai diritti finanziari.
Con lo sviluppo tecnologico anche l’Agenzia delle entrate ha rafforzato i suoi metodi di comunicazione, difatti possiamo ricevere notifiche e avvisi tramite i nostri dispositivi. Questo è un bene ma anche un male, a causa del periodo storico in cui siamo, le truffe online sono in completa espansione e appoggiarsi a nomi importanti è il metodo principale, con cui ogni anno vengono sottratti milioni di euro.
Alcune organizzazioni criminali che fanno truffe digitali, si starebbero basando sulla struttura dell’Agenzia delle Entrate, che inviando e-mail da indirizzi elettronici, simili a quelle utilizzate realmente, ci inviterebbero a prendere visione di informazioni relative a un’irregolarità sulle dichiarazioni dell’IVA. In questi messaggi di posta elettronica, veniamo invitati a scaricare allegati e a seguire dei link, che dovrebbero portarci a scaricare un documento ma che invece ci porteranno su un sito fake che ruberà i nostri dati.
Nella maggior parte dei casi è stato riscontrato il paese del mittente estero, ragion per cui noteremo parecchi errori ortografici e grammaticali. L’Amministrazione finanziaria ci sconsiglia di aprire queste mail e assolutamente di non fare ciò che viene richiesto.
Dunque ecco alcuni consigli da parte dell’Agenzia per scovare queste mail-truffa. Il primo momento in cui possiamo capire se sia una truffa è sulla compilazione del campo oggetto, dove troveremo diciture come “Commissione di supervisione del registro tributario” oppure “Gruppo di vigilanza sul registro tributario” o “Comitato per l’osservanza dell’anagrafe tributaria” o ancora “Gruppo di controllo del registro tributario”.
La seconda parte della verifica è sul controllo del mittente, controllando se effettivamente sia appartenente all’agenzia. Talvolta è possibile che venga cambiata anche una singola lettera, la punteggiatura o la parte finale. La firma posta alla fine delle mail è “Direzione Nazionale Agenzia delle Entrate.” É anche possibile verificare direttamente sul sito dell’Agenzia delle entrate, le caratteristiche di questo fenomeno conosciuto come phishing.
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