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L’Agenzia delle Entrate non si ferma più: arrivano le lettere

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Argia Renda

L’Agenzia delle Entrate non ha nessuna intenzione di fermarsi: arrivano anche le lettere. Ma di che cosa si tratta? Prestare attenzione.

In questi giorni l’Agenzia delle Entrate sta portando avanti delle analisi davvero molto approfondite che riguardano l’anno di imposta del 2020 e lo sta facendo non solo con dei controlli mirati, ma anche con delle lettere destinate ai contribuenti che hanno omesso dei redditi.

Agenzia delle Entrate foto Ansa -lamiapartitaiva.it

Si tratta di lettere di compliance che sembrano essere un modo concreto per avvisare il contribuente di una anomalia che nei controlli viene riscontrata e con l’intenzione di fare rimediare al problema o agli eventuali errori commessi. Un metodo per regolarizzare la propria posizione prima che vangano portate avanti delle procedure più gravi.

L’avviso permette quindi di regolarizzarsi e di beneficiare di una sanzione ridotta” questo riporta la nota ufficiale, ma entriamo nel merito della questione e cerchiamo di capire meglio come stanno le cose e di che cosa stiamo effettivamente parlando.

Agenzia delle Entrate: lettere in arrivo per tanti contribuenti

Insomma le cose stanno proprio cosi, l’Agenzia delle Entrate ha pensato bene di mettere in atto un metodo nuovo per potere avvisare i contribuenti, della loro posizione non esatta. Stiamo parlando, appunto di lettere di avviso, che possono permettere di andare avanti e rischiare delle sanzioni anche più gravi.

Agenzia delle Entrate emette le lettere foto Ansa -lamiapartitaiva.it

Ebbene, una volta che viene emessa la lettera, ci si dovrà mettere in contatto con l’Agenzia delle Entrate per entrare nel proprio cassetto fiscale e poi: nella sezione “l’Agenzia scrive”. Da qui, si può vedere il prospetto vero e proprio completo della segnalazione, nel dettaglio. Per potere regolarizzare la propria posizione, si dovrà fare una dichiarazione integrativa, versare le maggiori imposte dovute e le sanzioni specifiche riportate nella lettera.

Ovviamente, la sanzione, nel caso in cui questa cosa si porta avanti, sarà ridotta a 1/6 della misura minima: quindi nel caso di dichiarazione infedele sarà pari al 15% della maggiore imposta che risulta dalla dichiarazione integrativa. Nel caso in cui, invece, si omette o si dichiara un canone di locazione di immobili con cedolare secca, la sanzione che sarà sempre ridotta, è al 30%  e quindi: 1/6 di 180% se i canoni sono stati dichiarati parzialmente) oppure pari al 40% (1/6 di 240% se la dichiarazione è stata omessa del tutto.

Non finisce qua, nella lettera in questione ci saranno anche indicate le modalità di segnalazione e anche: il formato elettronico tramite “Civis” che permette di caricare file pdf o tiff.

Argia Renda

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