Prezzi della benzina in aumento: gli automobilisti preoccupati mentre il governo rimane inerte di fronte alla salita dei costi del carburante.
La corsa dei prezzi della benzina in Italia è diventata una partita al rialzo, con cifre che sfiorano il record degli ultimi sei mesi. Secondo le elaborazioni di Staffetta, i conducenti self-service devono ora sborsare fino a 1,912 euro al litro, mentre per chi opta per il servito si tocca quota 2,048 euro al litro. E non c’è pace nemmeno per il diesel, con cifre che si aggirano intorno a 1,950 euro al litro per il servito e 1,812 euro per il self-service. Gli automobilisti stanno vedendo svanire rapidamente la convenienza di fare rifornimento, con prezzi che potrebbero presto superare i 2,5 euro al litro, come prevede La Repubblica.
I prezzi del carburante stanno balzando alle stelle, con un’accelerazione spaventosa! La colpa? Principalmente l’aumento vertiginoso dei costi delle materie prime, soprattutto del petrolio, che ha recentemente sfondato la soglia dei 90 dollari al barile, segnando un aumento da brivido del 20% rispetto all’anno precedente. E c’è di più: le turbolenze nel Mar Rosso stanno aggiungendo benzina sul fuoco, letteralmente! Le petroliere sono costrette a zigzagare attorno all’Africa per evitare il pandemonio nel canale di Suez e le tensioni regionali, complicando ulteriormente il quadro del mercato petrolifero. Preparatevi a pagare di più al distributore, perché la situazione è tutto fuorché stabile!
Nessun rimedio in vista
Nonostante le pressioni crescenti sulla tasca degli automobilisti, il governo italiano sembra restare con le mani legate. Mentre in passato sono stati attuati tagli delle accise per contenere i prezzi, attualmente non sembra esserci volontà politica di intervenire direttamente sui costi del carburante. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che il governo sta piuttosto considerando una riforma strutturale del settore, ma senza mettere in programma interventi immediati per abbassare i prezzi.
Anche se ci sono voci nella maggioranza di centrodestra che hanno promesso azioni sulle accise, finora non c’è nulla di concreto sul tavolo. Con le risorse pubbliche già sotto pressione, sembra che abbassare il costo della benzina non sia al momento una priorità per il governo. Una situazione che sta deludendo molti automobilisti, specialmente considerando le promesse fatte durante la campagna elettorale. Ma, come diceva Giorgia Meloni, ora che si è al governo, bisogna fare i conti con la realtà.