Che differenza c’è tra l’ISEE ordinario e quello corrente? È importante conoscerne le caratteristiche, per non perdere Bonus e agevolazioni.
L’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente e costituisce una documentazione fondamentale per coloro che intendono ottenere la maggior parte dei benefici economici e fiscali e delle prestazioni assistenziali stabilite dall’ordinamento italiano.
Esistono, tuttavia, due tipologie di modello ISEE: ordinario e corrente. Conoscerne le peculiarità è fondamentale, perché i sussidi vengono erogati sulla base di tale certificazione, con la quale sono individuati i redditi posseduti dal richiedente nell’anno precedente o in quello in corso.
Se non si conosce la differenza tra i due tipi di ISEE si potrebbe perdere il diritto ai benefici economici.
Molti contribuenti, spesso, non si spiegano perché le loro richieste vengano respinte e uno dei motivi principali è, di solito, proprio la mancata conoscenza delle differenze tra ISEE ordinario e corrente.
A seconda di quello che richiede la normativa, dunque, il contribuente è tenuto a presentare l’uno o l’altro. Analizziamo quali sono le caratteristiche dell’ISEE ordinario e dell’ISEE corrente.
ISEE ordinario: in cosa consiste e cosa contiene?
L’ISEE ordinario è il documento nel quale sono specificati tutti i principali dati relativi alla situazione anagrafica, reddituale e patrimoniale di un nucleo familiare.
Questa tipologia di certificazione è valida per richiedere la maggior parte delle agevolazioni economiche e fiscali e fotografa la condizione del contribuente dei due anni precedenti a quello in corso. L’ISEE ordinario 2023, dunque, si riferisce ai redditi percepiti nel 2021 e nel 2022.
Per richiederlo, bisogna redigere la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), nella quale sono indicati tutti gli elementi utili per attestare i redditi posseduti da un determinato nucleo familiare.
L’ISEE ordinario va richiesto ogni anno, dal 1° gennaio.
ISEE corrente: i requisiti per ottenerlo
L’ISEE corrente, invece, costituisce l’ISEE aggiornato dei redditi percepiti da un nucleo familiare negli ultimi 12 mesi.
Si richiede, quindi, soltanto se ci sono state delle variazioni relative al reddito oppure accadimenti che potrebbero incidere su di esso, come la perdita del lavoro oppure la sospensione dei trattamenti.
L’ISEE corrente si ottiene solo se si è già in possesso dell’ISEE ordinario.
La certificazione è valida per sei mesi, che decorrono dal momento di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica. La scadenza, tuttavia, si può ridurre a due mesi se la perdita o la sospensione dell’attività lavorativa riguarda i dipendenti a tempo indeterminato.
È possibile richiedere l’ISEE corrente inviando il modulo sostitutivo della dichiarazione, i documenti che provano la variazione della condizione lavorativa o pensionistica e i certificati aggiornata dai quali risulta la variazione di reddito.