Più alto è il punteggio e maggiori sono i benefici, gli esoneri e le esclusioni: scopriamo cos’è l’ISA, a cosa serve e come può risultare un’eccellente forma di risparmio.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato di recente sul proprio sito web istituzionale la bozza del modello ISA 2024, spiegando nel dettaglio cosa sia e a cosa serva questo nuovo strumento a disposizione dei contribuenti italiani. In termini tecnici, viene definito strumento di “compliance”, ovvero di conformità, ed è stato realizzato con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra cittadine e cittadini lavoratori e Pubblica Amministrazione.
ISA è l’acronimo di “Indici Sintetici di Affidabilità” ed offre un punteggio che riflette il livello di correttezza che uno specifico contribuente ha dimostrato in termini fiscali durante la propria carriera professionale. La finalità dell’ISA è di favorire l’emersione spontanea delle cosiddette basi imponibili e di rendere per il cittadino sempre più conveniente assolvere ai propri obblighi tributari, premiandolo ogni qual volta ciò avvenga correttamente e compiutamente.
Gli Indici si applicano ai lavoratori autonomi che svolgono professioni o attività di impresa ed arte e vengono calcolati sulla base di diversi periodi di imposta, che vengono analizzati in relazione all’attività di versamento di imposte, tributi e tasse del lavoratore autonomo. E più questa attività risulta conforme, e dunque affidabile, maggiore diventa la convenienza per il contribuente in termini di risparmio, di esoneri e di esclusioni: capiamolo meglio attraverso alcuni esempi.
Il grado di affidabilità fiscale attribuito dall’Agenzia delle Entrate al contribuente in base agli ISA è determinato su una scala di valutazione dal valore minimo di 1 al valore massimo di 10. Per calcolare il valore ISA del contribuente, l’Agenzia utilizza un metodo matematico ed economico in grado di profilare il lavoratore come affidabile oppure a rischio.
Dunque, in base ai livelli di affidabilità rilevati per i contribuenti, l’Agenzia riconosce e attribuisce diverse tipologie di benefici conseguenti: per i livelli più alti, infatti, è prevista l’esclusione degli accertamenti fiscali, così come l’esclusione della prestazione della garanzia (in caso il livello di affidabilità attribuito sia pari a 9 per i tre periodi di imposta precedenti) ed anche l’esclusione dalla determinazione sintetica del reddito complessivo.
Inoltre, i contribuenti con indici ISA elevati vengono esonerati dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti, per importi non superiori a 70.000 Euro all’anno in riferimento all’IVA ed a 50.000 Euro all’anno in riferimento ad IRAP e ad imposte dirette. Per maggiori approfondimenti, è consigliabile visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate alla sezione dedicata agli indici, presso la quale è possibile scaricare anche la bozza di modello per l’anno in corso.
La Consob avverte sulle crescenti frodi finanziarie su WhatsApp, dove truffatori utilizzano nomi noti per…
AirTag 2, in arrivo nel 2025, promette miglioramenti significativi in prestazioni e sicurezza, mantenendo il…
Le economie dell'Europa dell'Est, colpite dal rallentamento tedesco e dalla crisi industriale, affrontano sfide significative,…
Weekend turbolento per i viaggiatori italiani: uno sciopero di 24 ore senza fasce di garanzia…
Brembo riporta ricavi di 2,93 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2024, con…
Mara Venier condivide le sue fragilità e esperienze dolorose in un'intervista, affrontando temi di violenza,…