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ISEE con dati errati: la domanda dell’assegno di inclusione si blocca? La risposta non lascia dubbi

Le domande per l’assegno di inclusione sono partite lo scorso dicembre ma si possono inviare anche a gennaio, ma attenti agli errori ISEE.

Come sappiamo, per inoltrare la domanda di assegno bisogna rispettare dei requisiti, ma primo su tutti l’ISEE. Chi aveva fatto la domanda lo scorso dicembre sa che l’ISEE scadeva il 31 del mese e che entro febbraio deve produrre il nuovo documento valido per il 2024.

blocco assegno inclusione per dati errati ISEE
Attenzione a questi dati nell’ISEE o bloccano l’assegno – lamiapartitaiva.it

Questo può comportare che alcuni nuclei familiari abbiano ottenuto un primo parere favorevole dall’INPS, ma non è detto che l’assegno di inclusione venga poi erogato, e anzi potrebbe essere bloccato. Vediamo perché e come fare a produrre la documentazione nel modo corretto.

Attenzione all’ISEE, se non è corretto ti bloccano l’assegno d’inclusione, ecco quello che devi fare per rimediare

Il nuovo assegno d’inclusione, che ha sostituito definitivamente il reddito di cittadinanza, sta già facendo le prime “vittime“; ad oggi siamo già al 26% di domande respinte da parte dell’INPS.

Probabilmente perché oggi i requisiti d’accesso sono più ristretti e sempre meno nuclei familiari riescono a entrare nei paletti richiesti. Infatti per ottenere l’assegno di inclusione nel nucleo familiare deve esserci almeno un componente che è:

  • disabile certificato dall’INPS;
  • minorenne;
  • di età di almeno 60 anni;
  • oppure persona in condizione di difficoltà di vario tipo che è seguito dai servizi sociali.

    blocco assegno inclusione per dati errati ISEE
    Ecco a cosa prestare attenzione – lamiapartitaiva.it

L’ISEE non deve superare i 9.639 euro. Chi rientrava in questi requisiti ha probabilmente inviato la domanda a partire dal 18 dicembre 2023, con l’ISEE che aveva validità fino al 31 dicembre 2023. Però dal 1 gennaio quell’ISEE non vale più e alcuni nuclei familiari potrebbero vedersi bloccato l’assegno di inclusione.

Questo perché il nucleo familiare, anche se ha avuto l’ok, deve comunque produrre ISEE nuovo entro la fine di febbraio, perché altrimenti dal mese di marzo – se l’INPS si accorge che l’ISEE è difforme – non riceverà più l’assegno fino a che non invia la corretta documentazione.

Potrebbe capitare perché da un anno all’altro possono variare le condizioni economiche della famiglia, e magari il valore ISEE è aumentato, o perché un minorenne è diventato maggiorenne, e così via. Ecco che l’INPS effettua dei controlli e quando rileva delle irregolarità sospende le erogazioni, di qualsiasi tipo.

L’unico modo per continuare a ricevere l’assegno d’inclusine, dunque, è redigere il nuovo ISEE entro febbraio e verificare che sussistano ancora i requisiti. Chi non riuscisse a farlo in autonomia può, come sempre chiedere assistenza fiscale ai Caf, portando tutti i documenti aggiornati che daranno vita al documento regolare.

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