Arrivano le novità per l’ISEE nel 2024: ecco chi deve rifarlo per non perdere bonus e agevolazioni a partire da gennaio.
Ci avviciniamo alla scadenza dell’ISEE 2023. Il 31 dicembre porrà fine alla validità dell’attestazione attuale, motivo per cui chi vuole continuare a usufruire delle agevolazioni dovrà rifarlo da zero. La data ultima entro cui rinnovare l’ISEE dipende dalla prestazione percepita. Chi godeva del Reddito di cittadinanza, per esempio, deve presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica entro il 31 gennaio per riavere l’ISEE per evitare ritardi nei pagamenti.
Questa data è importante anche per i cittadini che intendono usufruire dell’Assegno di inclusione. Per l’Assegno Unico, invece, i tempi di rinnovo sono più rilassati, così come chi usufruisce di agevolazioni per servizi mensa o per i costi dell’università.
Partiamo da chi ha intenzione di richiedere l’Assegno di inclusione, che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2024 sostituendo il Reddito di cittadinanza. La domanda potrà essere fatta già all’inizio del nuovo anno, ma bisognerà prima richiedere il nuovo ISEE, che dovrà dimostrare che il cittadino soddisfa i requisiti patrimoniali e reddituali necessari per ricevere l’Assegno. Di conseguenza, rinnovare l’ISEE il prima possibile è ideale, in modo da ricevere il nuovo Assegno già da febbraio in caso di esito positivo.
La scadenza è meno stretta per l’Assegno Unico per figli a carico. In questo caso la scadenza è fissata per il 29 febbraio 2024. Da notare che questo caso è più particolare: in caso di mancato rinnovo dell’ISEE l’Assegno Unico verrà comunque riconosciuto, ma solo con l’importo minimo.
È possibile rinnovarlo in seguito entro il 30 giugno; fare questo porterà il ricevente a ottenere gli arretrati al primo conguaglio utile dopo il ricalcolo dell’Assegno Unico percepito. Tutti gli altri servizi che sfruttano l’ISEE come il bonus asilo nido, la carta acquisti, l’iscrizione all’università e così via richiedono che l’ISEE sia già aggiornato al momento della domanda. Di conseguenza, per queste situazioni, la scadenza dipende puramente dai bisogni personali.
L’ISEE 2024 porta con sé delle novità importanti. Nello specifico, gli investimenti fatti in Titoli di Stato entro 50.000 euro non vanno più considerati nella DSU. Anche gli investimenti in BTP fatti nel 2022 non andranno più considerati nell’ISEE 2024. Bisognerà vedere, poi, se il concordato preventivo (che distinguerà reddito effettivo da reddito concordato) influenzerà l’ISEE. Documenti, calcoli e tempi di rilascio restano invariati, quindi i cittadini potranno aspettarsi di ricever l’ISEE entro 2-3 giorni dall’invio della DSU.
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