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Intestare la casa ai minorenni: arrivano brutte sorprese, cosa sapere prima di farlo

Intestare la casa ai minorenni potrebbe riservare brutte sorprese! Prima di compiere questo passo importante, scopri tutto ciò che devi sapere.

Fare di casa un regalo ai tuoi piccoli è un gesto di amore e pensiero per il loro futuro. Ma attenzione, questa decisione richiede una pianificazione attenta e la conoscenza di tutte le sfumature legali coinvolte. Immaginate di poter offrire ai vostri figli la stabilità economica fin da giovani, preparandoli per un futuro solido.

Intestare casa ai figli minorenni
Intestare casa ai minorenni, vantaggi e rischi – LaMiaPartitaIva.it

Oltre a questo, la decisione di intestare casa ai figli minorenni può anche prevenire eventuali contese ereditarie e proteggere il patrimonio da possibili creditori. Soprattutto, è possibile risparmiare sulle tasse di proprietà, rendendo questa scelta ancor più attraente.

Perché intestare casa ai figli minorenni potrebbe essere la mossa giusta?

Ecco alcuni motivi che potrebbero spingerti in questa direzione:

  • Stabilità economica: conferendo la proprietà ai tuoi figli, stai costruendo basi solide per il loro benessere economico futuro.
  • Prevenzione di litigi ereditari: l’attribuzione della casa ai figli sotto i 18 anni può prevenire potenziali dispute familiari sulla divisione dell’eredità immobiliare.
  • Protezione dai creditori: alcuni scelgono questo percorso per proteggere il patrimonio familiare da eventuali creditori.
  • Risparmio fiscale: intestare la casa come residenza principale al figlio può portare a significativi risparmi sulle tasse.
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Intestare casa ai minori: scopri i motivi e le trappole da evitare LaMiaPartitaIva.it

Ma, come si fa tutto ciò? La procedura coinvolge la donazione della casa, e qui entrano in gioco gli aspetti legali. Per intestare la casa ai figli minorenni, è necessario un atto notarile di donazione. I genitori devono presentare un’istanza al giudice tutelare, includendo dati anagrafici, dettagli dell’immobile e motivi della donazione. Esistono due tipi di donazione.

Nella donazione diretta il genitore acquista l’immobile, lo registra a proprio nome e successivamente lo trasferisce al figlio. D’altro canto, la donazione indiretta coinvolge un’unica operazione notarile senza il pagamento di imposte specifiche sulla donazione.

Ovviamente, c’è una questione di costi da considerare. Nelle donazioni dirette con agevolazioni mutuo prima casa, le spese fisse includono l’imposta catastale e ipotecaria, l’imposta di bollo, la tassa ipotecaria e per la voltura catastale. Senza agevolazioni, le spese aumentano in proporzione al valore dell’immobile. Un punto importante da notare è che, in caso di donazione ad un solo figlio, la successione ereditaria potrebbe comportare richieste da parte dei fratelli e delle sorelle.

Attenzione, la normativa italiana vieta l’intestazione di un’abitazione ai figli minorenni tramite mutui. I minori non possono sottoscrivere un contratto di mutuo, e non è possibile intestare una casa con un mutuo in corso. Un’alternativa alla donazione è l’intestazione con usufrutto. In questo caso, il figlio minorenne detiene la nuda proprietà senza il diritto di sfratto fino alla morte di entrambi i genitori.

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