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Intelligenza artificiale, questi lavori potrebbero scomparire, altri sono salvi. La lista dei mestieri “a rischio”

Il tragico giorno previsto da scrittori come Asimov in cui l’AI prenderà il posto degli umani è già arrivato? Per alcuni lavori, forse si! 

Al giorno d’oggi, l’intelligenza artificiale generativa sta cambiando radicalmente il panorama lavorativo, creando possibilità e sfide inedite. In questa interessante indagine, si esplorano le professioni più e meno impattate da questa tecnologia, fornendo uno sguardo critico sulle opportunità e i rischi che ne derivano. Scopriremo insieme quali sono i mestieri più favorevoli e quali invece potrebbero rischiare di estinguersi in futuro.

La recente ricerca condotta dal Crisp ha stilato una classifica affascinante riguardo ai mestieri toccati dall’intelligenza artificiale. In cima alla lista, troviamo i fisici, seguiti da professioni come gli analisti di business intelligence e gli esperti in animali. Al contrario, in fondo alla lista, si collocano i poeti e gli scrittori, con estetisti e pavimentisti che si ritrovano nelle ultime posizioni. Questi risultati, che potrebbero suonare come un annuncio allarmante per alcune categorie, possono invece essere interpretati come un’occasione di crescita, a patto che si sappia sfruttare al meglio la tecnologia.

“Chi non saprà adattarsi, sarà superato da chi utilizza questa tecnologia con più competenza,” spiega Fabio Mercorio, ricercatore di Milano. Ecco dunque l’importanza di prepararsi e rimanere flessibili, poiché il sapere e l’abilità di utilizzare questi strumenti possono definitivamente distinguere il successo dal fallimento.

Opportunità emergenti per professioni in cima alla lista

Mercorio chiarisce un aspetto fondamentale: i mestieri posizionati più in alto nella classifica non sono necessariamente destinati a sparire, anzi. I fisici, per esempio, possono delegare compiti noiosi ai modelli linguistici, permettendo loro di concentrare le energie su interpretazioni e analisi più complesse. Grazie all’intelligenza artificiale, essi potranno combattere la diffusione di informazioni scientifiche errate, un problema forse più insidioso dell’IA stessa. Allo stesso modo, gli esperti di business intelligence e gli analisti di mercato possono beneficiare di un aumento di efficienza, avendo accesso a dati elaborati in modo più rapido e preciso.

Ma non finisce qui. Anche gli ingegneri aerospaziali, quarti in questa sorprendente classifica, possono trarre vantaggio dall’IA. Secondo Mercorio, questi professionisti possono utilizzare la tecnologia per ottimizzare ricerche relative a nuovi materiali e accelerare l’innovazione nell’ambito delle tecnologie aerospaziali. Questo segna un cambiamento significativo nel paradigma di lavoro, dove l’IA si integra come un alleato prezioso anziché un avversario, portando a un impatto positivo in questo settore. Pertanto, l’adozione delle nuove tecnologie potrebbe non solo preservare, ma potenzialmente aumentare l’efficienza nelle mansioni più tecniche.

Il rovescio della medaglia: chi rischia di più?

Passando a uno sguardo più preoccupante, ci soffermiamo sugli ultimi posti di questa classifica. Poeti, scrittori, estetisti e pavimentisti si trovano in una posizione precaria. Questo non significa che le loro professioni siano destinate a scomparire, ma piuttosto che incontrano maggiori difficoltà nell’integrare l’intelligenza artificiale nel loro lavoro quotidiano. Le arti creative e le professioni artigianali, spesso legate a fattori umani e espressivi, faticano ad adattarsi a questo nuovo contesto.

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Licenziati per colpa dell’AI: a chi potrebbe succedere – www.LaMiaPartitaIVA.it

Sebbene l’IA possa generare testi, canzoni o immagini, la vera essenza dell’autenticità, della connessione emotiva e dell’unicità rimane unica all’essere umano. Inoltre, queste professioni potrebbero trovarsi a dover affrontare una concorrenza sempre più accanita da parte delle macchine, rendendo la loro posizione vulnerabile. Tuttavia, anche per questi gruppi esistono opportunità. Ad esempio, chi sa utilizzare l’IA per migliorare la propria creatività o gestire più efficacemente il proprio lavoro, può trovare il modo di prosperare anche in queste aree. D’altronde, chi si ferma rimane indietro in questo nuovo e frenetico mondo dove purtroppo, sembrano contare solo produttività e denaro.

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