L’INPS ha recentemente deciso di introdurre la famosa intelligenza artificiale per rispondere agli utenti. Ecco quali sono le sue potenzialità.
L’intelligenza artificiale sta progressivamente conquistando tutti i settori lavorativi, è infatti in grado di creare un nuovo design, di scrivere un’intera sceneggiatura, di produrre immagini o video iperrealisti e di interloquire con gli umani. Questa tecnologia quasi fantascientifica ha in realtà una storia lunghissima alle spalle, la sua origine risale infatti al 1956. In quell’anno si tenne un importantissimo convegno, durante il quale l’informatico americano John McCarthy introdusse per la prima volta la parola “intelligenza artificiale“.
Tuttavia, la prima vera espansione della AI è iniziata negli anni 20 del 2000: le sue enormi potenzialità stanno attirando milioni di persone e migliaia di aziende di livello mondiale. Persino l’INPS ha deciso di introdurre l’intelligenza artificiale nel proprio sistema.
Il contributo della AI all’INPS
L’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), che è il principale ente del sistema pensionistico pubblico italiano, ha introdotto un servizio altamente tecnologico capace di interloquire automaticamente con gli utenti. Per la precisione, si tratta di un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale, il cui compito è quello di rispondere alle domande inerenti alla prestazione.
Dove si trova allora questa tecnologia quasi fantascientifica? In realtà, per interloquire con la AI è sufficiente collegarsi sul sito internet ufficiale dell’INPS e cercare l’Assistente Virtuale. Quest’ultimo si occupa prevalentemente di rispondere alle domande inerenti all’Assegno Unico Universale.
Bisogna inoltre ricordare che questo particolare assegno è un beneficio economico elargito a tutte le famiglie che abbiano figli a carico. L’obiettivo principale dell’assistente virtuale INPS è quindi quello di seguire l’utente durante la compilazione e la presentazione della domanda.
E non solo: l’innovativo sistema basato sulla AI deve anche togliere tutti i dubbi legati all’Assegno Unico Universale. L’intelligenza artificiale riesce inoltre a personalizzare la conversazione e a comprendere il linguaggio utilizzato dall’utente: si tratta perciò di una vera e propria rivoluzione tecnologica che aumenterà l’efficienza dell’INPS.
Ciò che sorprende maggiormente è il fatto che la AI sia in grado di imparare e di migliorarsi strada facendo. In altre parole, più interloquisce con gli utenti e più apprende nuove parole e un nuovo tipo di linguaggio. E non solo: è addirittura capace di imparare dai propri errori, proprio come fanno gli esseri umani.
I cittadini hanno quindi la possibilità di usufruire di un servizio altamente tecnologico e, al contempo, di migliorarlo strada facendo. L’INPS ha inoltre dichiarato che estenderà l’Assistente Virtuale anche nelle altre prestazioni erogate dall’istituto, affinché tutti possano beneficiare della moderna tecnologia.