Ogni anno nuovo gli automobilisti che puntano a cambiare vettura aspettano con ansia l’arrivo degli incentivi auto: ecco le novità del 2024.
Nelle scorse settimane si è parlato tanto degli ecobonus 2024. Dopo tanti proclami, il Governo Meloni non ha tuttavia ancora varato alcun decreto attuativo a proposito di nuovi incentivi all’acquisto dell’auto. Dunque i bonus per il passaggio all’auto elettrica o a modelli meno inquinanti non sono ancora disponibili in concessionaria. La bozza di incentivi auto ha messo in luce tre obiettivi fondamentali.
L’esecutivo, così come richiesto dall’UE, punta a rinnovare il parco auto in Italia. Il secondo obiettivo dichiarato è quello di sostenere e supportare le famiglie meno abbienti che hanno necessità di comperare un veicolo nuovo. Terzo obiettivo: rimodulare gli strumenti incentivanti per stimolare l’acquisto di macchine prodotte in Italia.
Il Governo aveva annunciato di voler stanziare con l’inizio del nuovo anno vari fondi per incentivi specifici per l’acquisto di nuove auto meno inquinanti. I nuovi ecobonus avrebbero dovuto rivelare sconti all’acquisto fino a 13.750 euro, con particolari vantaggi per quelle famiglie con ISEE inferiore ai 30.000 euro.
Sull’argomento si è speso molto anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Urso aveva infatti dichiarato di voler supportare con i nuovi incentivi soprattutto le famiglie meno abbienti e favorire il mercato automobilistico italiano. Ma di fatto, all’inizio del 2024, gli incentivi auto solo gli stessi del 2023.
Incentivi auto 2024: tutte le opportunità per comprare un veicolo nuovo
Si è dunque ancora in attesa che prendano il via le modifiche migliorative promesse dal ministro. E la sensazione diffusa è che bisognerà aspettare teoricamente fino a febbraio inoltrato. Fra un mese e mezzo, infatti, sono state programmate alcune riunioni tecniche strategiche per discutere un piano di sostegno del mercato e della sofferente filiera automobilistica italiana.
Per i nuovi incentivi si prevede che il Governo possa favorire la vendita auto ICE, cioè quelle con motore a benzina, diesel, GPL, metano e ibride non plug-in. E ciò sembra in palese contrasto con le direttive UE che puntano alla promozione dell’elettrico.
Il Governo Meloni punta invece a una transizione più graduale. E a favorire la vendita di auto prodotte in Italia. E, com’è noto, nel nostro Paese, le auto elettriche non sono una prerogativa dell’industria. Inoltre, le varie indagini di mercato mostrano che gli italiani non sembrano ancora pronti a passare all’auto elettrica, anche perché mancano colonnine per l’alimentazione e altri supporti specifici.
Ci saranno anche incentivi allo studio del Governo nel caso delle vetture full electric. Si parla di aiuti da 6.000 euro circa, se si rottama un’auto Euro 2, e dai 1.500 ai 3.000 euro, se si passa da un modello più inquinante a uno non elettrico ma di classe superiore.