Chi sogna la meritata pensione potrà andarci con solo 20 anni di contributi. Ecco come funziona e a chi spetta questa possibilità.
Dopo una vita di lavoro e sacrifici, in tanti sognano la meritata pensione che, purtroppo, arriva sempre più tardi. Fortunatamente le riforme si rincorrono una dopo l’altra e le novità sono più confortanti.
Ad esempio ci sono determinati soggetti che possono andare in pensione con soli 20 anni di contributi. Ecco come funziona e come fare richiesta.
Chi può andare in pensione con 20 anni di contributi (e come fare)
Anche se per molti la pensione sembra sempre più lontana e per tanti giovani sembra un traguardo inarrivabile, c’è una bella notizia: da oggi si potrà andare in pensione con soli 20 anni di contributi.
Ovviamente questo è possibile solo per alcuni lavoratori: si tratta in particolare dei nati nel 1960, che attualmente hanno 64 anni. Questi soggetti possono infatti sfruttare i benefici della pensione anticipata se hanno questi requisiti:
- 64 anni di età da compiere tra il primo gennaio ed il 31 dicembre del 2024
- 20 anni di contributi da completare tra il primo gennaio ed il 31 dicembre del 2024
- primo contributo versato, a prescindere dalla tipologia, dopo il 31 dicembre 1995
Oltre a questi requisiti è necessario aggiungere altri collegati all’importo minimo della pensione da raggiungere. In particolare è necessario:
- ottenere una pensione di importo non inferiore a 3 volte l’Assegno sociale
- ottenere una pensione di importo non inferiore a 2,8 volte l’Assegno sociale per lavoratrici con un figlio avuto o a 2,6 volte l’Assegno sociale per lavoratrici con più di un figlio avuto
Oltre alla pensione anticipata, c’è un altro modo per andare in pensione per coloro che sono nati nel 1960. Si tratta della pensione anticipata ordinaria, di cui si può fruire con questi requisiti:
- almeno 42,10 anni di contributi per gli uomini
- almeno 41,10 anni di contributi per le donne
- non meno di 35 anni di contributi effettivi da lavoro
Questa misura non ha alcun limite di età così come la Quota 41 per i lavoratori precoci, per cui però bisogna avere tali requisiti:
- almeno 41 anni di contributi
- almeno 35 anni di contributi effettivi da lavoro
- almeno un anno versato prima dei 19 anni di età, cioè del 1979 per i nati nel 1960
Bisogna essere precoci e rientrare in una di queste 4 categorie:
- addetti al lavoro gravoso
- caregiver
- invalidi civili
- disoccupati involontari
Infine, oltre alla possibilità di andare in pensione con 20 anni di contributi, alla pensione anticipata ordinaria e alla Quota 41, i lavoratori del 1960 con 41 anni di contributi possono andare in pensione con Quota 103 (se hanno 41 anni di contributi di cui 35 effettivi e almeno 62 anni di età). Se non si raggiungono i 40 anni di contributi, si può invece fruire dell’APE Sociale, vale a dire dell’Anticipo Pensionistico Sociale, per cui servono:
- almeno 30 di contributi per invalidi, disoccupati e caregiver
- almeno 36 anni di contributi per addetti al lavoro gravoso
- minimo 63,5 anni di età
Infine, i lavoratori del 1960 possono andare in pensione anche se rientrano fra queste categorie:
- addetti al lavoro usurante
- conducenti dei bus e dei mezzi di trasporto pubblico
- lavoro notturno
- addetti alla linea a catena
In questo caso bisogna avere:
- almeno 61,7 anni di età
- almeno 35 anni di contributi versati
- quota 97,6 completata
Quanto alle donne, possono sfruttare Opzione Donna. In pratica questa possibilità è concessa alle donne che al 31 dicembre 2023 avevano già maturato 35 anni di contributi e avevano completato 59, 60 o 61 anni di età in base ai casi. Opzione Donna è comunque rivolta solo a donne:
- caregiver
- invalide
- licenziate o in aziende con tavoli di crisi aperti al Ministero del Made in Italy
In conclusione, chi vuole andare in pensione può farlo, se ha i requisiti, anche con soli 20 anni di contributi o con tutte queste opzioni viste.